Accordo epocale tra Uk e India. “In un mondo in continua evoluzione, questo patto rappresenta un pilastro di stabilità e crescita economica reciproca tra due delle economie più importanti del pianeta”, scrive Vas Shenoy (chief representative della Indian Chamber of Commerce in Italia)
Il Regno Unito e l’India hanno firmato oggi un accordo di libero scambio (Fta) storico, considerato il più significativo patto commerciale bilaterale concluso dal Regno Unito dopo l’uscita dall’Unione Europea. L’intesa è destinata a generare un incremento annuo del Pil britannico di 4,8 miliardi di sterline, un aumento dei salari di 2,2 miliardi e a far crescere il commercio bilaterale di 25,5 miliardi di sterline nel lungo periodo.
L’accordo prevede l’eliminazione o la riduzione significativa delle tariffe doganali su oltre il 90% delle esportazioni britanniche verso l’India, con l’85% di queste che diventeranno completamente esenti da dazi entro un decennio. Prodotti simbolo del Made in Uk, come whisky e gin, vedranno le tariffe ridotte dall’attuale 150% al 75% immediatamente, fino a raggiungere il 40% entro dieci anni. Anche i dazi sui veicoli scenderanno da oltre il 100% al 10% sotto un nuovo sistema di quote. Le riduzioni tariffarie coinvolgeranno anche cosmetici, componenti aerospaziali, salmone, agnello, dispositivi medici, bevande analcoliche e macchinari elettrici.
In cambio, i consumatori britannici beneficeranno di un maggiore accesso alle esportazioni indiane, tra cui abbigliamento, calzature e prodotti alimentari, con una maggiore varietà e prezzi più competitivi.
L’accordo arriva in un momento strategico: secondo il Fondo Monetario Internazionale, l’India è destinata a superare il Giappone e diventare la quarta economia mondiale già nel 2025. Già oggi è l’economia in più rapida crescita a livello globale e dovrebbe salire al terzo posto entro il 2028. Questo accordo di libero scambio offre al Regno Unito un accesso privilegiato a questa espansione, fornendo alle imprese britanniche un vantaggio competitivo rispetto ai concorrenti internazionali in un mercato in piena crescita.
Il primo ministro britannico Keir Starmer ha accolto con entusiasmo l’accordo, dichiarando: “Siamo entrati in una nuova era per il commercio e l’economia. Questo accordo storico con l’India farà crescere l’economia, migliorerà il tenore di vita e metterà più soldi nelle tasche dei cittadini britannici.”
Il primo ministro indiano Narendra Modi ha definito l’intesa una svolta nei rapporti tra i due Paesi: “Questo accordo riflette la profonda fiducia e amicizia tra India e Regno Unito. Segna un nuovo capitolo nella nostra partnership economica ed è la prova dell’impegno dell’India per una collaborazione globale e una crescita inclusiva”.
Il segretario britannico per gli Affari e il Commercio, Jonathan Reynolds, ha sottolineato: “Firmando un nuovo accordo commerciale con l’economia in più rapida crescita del mondo, stiamo portando miliardi all’economia britannica e sbloccando opportunità di crescita in tutto il Paese, dalla manifattura avanzata nel Nord Est alle distillerie di whisky in Scozia”.
Anche il ministro indiano del Commercio, Piyush Goyal, ha evidenziato l’importanza dell’accordo: “Questo è un momento storico per le relazioni India-Regno Unito. Il Fta pone le basi per una partnership commerciale e d’investimento più forte. Abbiamo negoziato un accordo moderno ed equilibrato che valorizza l’innovazione e lo sviluppo, offrendo benefici economici reciproci”.
Diversi settori economici britannici trarranno vantaggio dall’intesa. Le tariffe saranno ridotte per i comparti della manifattura avanzata, tra cui aerospaziale, automotive, elettronica e ottica di alta gamma. Il settore delle scienze della vita beneficerà di minori dazi su dispositivi medici, con attenzione alle complesse catene di fornitura del Regno Unito. Le industrie creative vedranno rafforzate le tutele del diritto d’autore, garantite per almeno 60 anni. Il settore energetico verde britannico, in espansione, avrà accesso al mercato pubblico indiano, mentre i servizi digitali saranno supportati da nuovi impegni su contratti elettronici e infrastrutture digitali. Le piccole e medie imprese britanniche potranno inoltre beneficiare di procedure doganali semplificate, accesso online alla normativa commerciale in lingua inglese e uno sdoganamento più rapido delle merci all’arrivo in India.
Numerose figure di spicco del mondo imprenditoriale hanno accolto favorevolmente la firma. Mark Kent, amministratore delegato della Scotch Whisky Association, ha definito l’accordo “trasformativo”, con il potenziale di far crescere le esportazioni di whisky in India di 1 miliardo di sterline nei prossimi cinque anni, creando 1.200 posti di lavoro nel Regno Unito. Richard Masters, ceo della Premier League, ha affermato che l’accordo sosterrà la crescita del campionato inglese e delle imprese britanniche in India. Bill Winters Cbe, Ceo di Standard Chartered, ha parlato di “un forte impegno per la prosperità e l’innovazione lungo il corridoio economico Regno Unito-India”. Markus Kessler, amministratore delegato di UPS UK, ha salutato l’intesa come fondamentale per connettere le imprese britanniche a uno dei mercati più popolosi e dinamici del mondo.
Infine, l’accordo incorpora anche valori condivisi tra i due Paesi. Per la prima volta, l’India ha accettato di inserire capitoli dedicati alla lotta alla corruzione, alla protezione dei consumatori, ai diritti dei lavoratori, alla parità di genere e allo sviluppo sostenibile. L’accordo protegge il Nhs, salvaguarda le regole sull’immigrazione a punti del Regno Unito, garantisce il rispetto degli standard alimentari e mantiene gli impegni in materia di benessere animale.
In un mondo in continua evoluzione, questo patto rappresenta un pilastro di stabilità e crescita economica reciproca tra due delle economie più importanti del pianeta.