Anche Telecom Italia, come Snam per la rete del gas e Terna per quella elettrica, sarà protetta dalla golden power per difendere gli asset strategici per la sicurezza dell’Italia. Lo ha disposto un decreto della presidenza del Consilgio, annunciato già la scorsa settimana, ma firmato solo ieri dal premier Enrico Letta.
Le prospettive di Telecom e il nuovo azionariato
Dal punto di vista aziendale, lo sforzo necessario sarà comunque titanico. Parola del nuovo ad di Telecom, Marco Patuano, all’indomani delle dimissioni del presidente Franco Bernabè. Il nuovo corso della società, dopo il balzo al controllo del gruppo spagnolo Telefonica nella holding Telco, comincia sulle macerie dei problemi che l’hanno condotta al declino sotto lo sguardo di Mediobanca, Generali e Intesa Sanpaolo: indebitamento monstre, potenziali cessioni e dossier rete, mentre continua il dibattito politico sull’opportunità di una modifica all’Opa. Di nuovo c’è un socio forte per cui lo sviluppo del gruppo sembra non essere una priorità.
Sfide e ottimismo del nuovo capo azienda
Ma Patuano si mostra ottimista. “Non abbiamo nessun problema a investire”, ha osservato, ma a due condizioni. “Regole certe e impegno per creare domanda che coinvolga non solo i privati ma anche la Pubblica Amministrazione intorno a un grande progetto di trasformazione dell’Italia”. Peccato che si punti a cambiare le regole certe in corso d’opera, la domanda dei privati continui ad essere depressa e la pubblica amministrazione faccia i conti con la legge di stabilità e il potenziale sforamento del deficit nel 2013. Queste le basi più solide per il grande progetto di trasformazione dell’Italia?
Le incognite e le condizioni di Alierta
Alcuni osservatori ritengono che gli spagnoli di Telefonica si siano creati le condizioni anche per un disimpegno. Il Messaggero di ieri ha rivelato che nell’accordo tra Telefonica e i soci italiani di Telco ci sono molti caveat (limitazioni, costrizioni, alterazioni delle regole attuali) che danno diritto di fatto al gruppo iberico di far saltare l’operazione a “loro insindacabile giudizio”.
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