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La libertà del “bastardo” di Sallusti

Libertà del bastardo vs libertà dal bastardo? Sabato sera, intervistato in TV, Alessandro Sallusti ha letto un messagio su twitter nel quale un “anomino” gli dava del bastardo etc etc. Il direttore de “Il Giornale” ha dichiarato di portare avanti la sua campagna per la riforma del codice penale anche per il diritto di questo anonimo di dargli del bastardo. In un primo tempo ho creduto di aver compreso male in quanto Sallusti non avrebbe mai potuto confondere la libertà di espressione con la libertà di ingiuriare o diffamare. Mi sono dovuto ricredere. Sallusti è, onestamente, convinto che la libertà di espressione debba essere tutelata anche consentendo ingiurie come quella dell’anonimo. Siamo all’ultimo stadio della dissoluzione del concetto di libertà? Per gli antichi la libertà aveva ad oggetto il perseguimento delle virtù; per i moderni la realizzazione dei propri interessi; per i contemporanei l’esaltazione del proprio ego. Dalla libertà dal bastardo alla libertà del bastardo? (aml)

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