Il rapporto “Smart Infrastructure” presentato al Tim Innovation Lab di Roma, evidenzia come Intelligenza Artificiale, IoT, sensoristica avanzata, droni e connessioni 5G possano trasformare le infrastrutture italiane in reti intelligenti, resilienti e sostenibili
Intelligenza Artificiale, sensoristica intelligente e tecnologie di robotica e droni, supportate da connessioni 5G ad alte prestazioni ed evolute soluzioni di cybersicurezza, rappresentano un importante motore di sviluppo in grado di ridisegnare le reti energetiche, idriche e stradali italiane, e ridurre fino a un terzo i costi di gestione e manutenzione delle opere civili.
E un’Italia in cui strade, ponti, reti idriche ed elettriche sono monitorati in tempo reale, i guasti previsti prima che accadano e i costi di manutenzione ridotti drasticamente non è più fantascienza: è una prospettiva concreta. Lo conferma il nuovo rapporto “Smart Infrastructure” del Centro Studi TIM, presentato oggi al TIM Innovation Lab di Roma, in collaborazione con Intesa Sanpaolo Innovation Center, gli Osservatori 5G & Connected Digital Industry e Internet of Things del Politecnico di Milano e Comtel Innovation.
Secondo lo studio, l’integrazione di Intelligenza Artificiale, IoT, sensoristica avanzata, droni e robotica, supportata da reti 5G e soluzioni evolute di cybersicurezza, può trasformare quindi le infrastrutture italiane in sistemi intelligenti, resilienti e sostenibili. I benefici economici sono enormi: fino a 54 miliardi di euro di risparmio nella vita utile delle nuove infrastrutture critiche, considerando gli investimenti previsti tra il 2026 e il 2030.
Energia e acqua: le sfide più urgenti
Nelle reti elettriche, sensori IoT e piattaforme avanzate permettono di ottimizzare la distribuzione e ridurre le perdite, abbattendo i costi complessivi di quasi 700 milioni di euro l’anno. La trasformazione verso le smart grid favorirà l’integrazione di energie rinnovabili come eolico e solare.
Nel settore idrico, dove le perdite d’acqua raggiungono il 42% a livello nazionale (oltre il 55% nel Mezzogiorno), smart meter e sistemi di monitoraggio possono generare risparmi di circa 2,6 miliardi di euro al 2030, rilevando in tempo reale i guasti occulti.
La sfida digitale
“La sfida digitale delle infrastrutture italiane non è più rinviabile. Sono la spina dorsale dello sviluppo economico del Paese” – ha dichiarato Elio Schiavo, Chief Enterprise and Innovative Solutions Officer di TIM. “Investire nella loro digitalizzazione significa garantire sicurezza, efficienza, sostenibilità e permette di trasformare il nostro territorio in una smart land. Per innovare serve fare rete e creare un ecosistema collaborativo con startup e aziende all’avanguardia”.
Open Innovation: i vincitori della TIM Smart Infrastructure Challenge
TIM Enterprise ha premiato oggi i vincitori della TIM Smart Infrastructure Challenge, iniziativa nell’ambito del programma di Open Innovation del Gruppo, realizzata con Arduino, Cyber 4.0, eFM, Intesa Sanpaolo Innovation Center, Osservatori 5G & Connected Digital Industry e Internet of Things del Politecnico di Milano, SOCOTEC Italia, 28DIGITAL e il supporto di Alaian.
Tra oltre 100 partecipanti da tutto il mondo, le soluzioni premiate includono:
CAEmate: piattaforma che integra Digital Twin, dati IoT in real time e AI predittiva per la manutenzione preventiva;
PipeIn (premio Arduino): robotica modulare e sensori avanzati per l’ispezione predittiva di tubature;
Hermes Bay (premio Cyber 4.0): soluzioni di sicurezza digitale basate su AI e piattaforme SaaS;
GiPStech (premio eFM): tecnologia di localizzazione indoor basata sul campo geomagnetico dello smartphone;
Xplora (premio Intesa Sanpaolo Innovation Center): sensor fusion e AI per mappe 3D affidabili negli scavi;
TOKBO (premio Osservatori 5G & IoT): bulloni sensorizzati per monitoraggio predittivo;
TITAN4 (premio SOCOTEC Italia): piattaforma AI-powered per manutenzione predittiva con dati satellitari;
Entopy (premio 28DIGITAL): Decision Intelligence basata su Digital Twin e AI per interpretare dati complessi.
















