I risultati preliminari delle presidenziali nel Paese centroamericano danno in vantaggio il candidato conservatore sostenuto da Donald Trump. Al terzo posto la candidata vicina al governo
Erano molto incerte le elezioni presidenziali in Honduras (qui l’articolo di Formiche.net). Una corsa serrata tra tre candidati, uno di destra, uno di sinistra e l’altro di centro. Ma tutto è cambiato venerdì, a sole 48 ore dal voto, quando il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha annunciato che avrebbe graziato l’ex presidente Juan Orlando Hernández, che sconta una condanna a 45 anni in un carcere americano per aver aiutato i narcotrafficanti a trasferire cocaina nel territorio statunitense. Sempre venerdì, Trump ha criticato apertamente i candidati Nasralla e Moncada, avvertendo che potrebbero portare l’Honduras sulla stessa strada del Venezuela.
Al momento, i primi risultati parziali delle elezioni indicano un pareggio tra i due candidati conservatori, Nasry Asfura (che ha ricevuto l’endorsement di Trump, nella foto) con il 40,6% e Salvador Nasralla con il 38,8%, mentre la candidata di sinistra, Rixi Moncada, ex segretario alle Finanze e alla Difesa sotto la presidenza di Xiomara Castro, è al terzo posto con il 19,6%. La situazione però è in divenire, giacché è stata contabilizzato solo il 34% dei seggi elettorali.
Nasry Asfura, già sindaco di Tegucigalpa, è sostenuto dal Partito Nazionale conservatore e ha ricevuto il sostegno del presidente americano Donald Trump. È un noto imprenditore del settore dell’edilizia di origine palestinese e aveva già provato a correre per la presidenza nel 2021, senza successo. Nella chiusura della campagna elettorale ha chiesto di rifiutare le ideologie fallite, in riferimento al progetto socialista di Moncada e l’esempio del Venezuela. Salvador Nasralla, invece, corre con il Partito Liberale conservatore, si è voluto presentare come outsider impegnato a combattere la corruzione endemica ma è alla quarta candidatura per la presidenza.
A segnare queste elezioni è stata la sfiducia dell’elettorato su tutto il processo elettorale. Il Consiglio Nazionale Elettorale aveva promesso un resoconto dopo tre ore della chiusura dei seggi, ma la stessa è stata rimandata di un’ora e ancora adesso non c’è un conteggio finale. I tre candidati hanno espresso scontento per il ritardo e hanno chiesto una risposta celere da parte delle autorità elettorali. Asfura ha invitato a non tenere in bilico il Paese, con l’attesa, mentre Nasralla ha scritto sulla piattaforma X: “Dio protegga la volontà del popolo, ci liberi di tutto il tentativo di frode e ci guardi fino all’ultimo momento”.
Intanto, gli osservatori internazionali hanno evidenziato lo stato di tranquillità con cui sono svolte le elezioni. A vigilare sul processo ci sono stati 101 osservatori della missione di osservazione dell’Organizzazione di Stati Americani, presente in tutti i dipartimenti dell’Honduras. Anche l’Unione europea ha inviato una delegazione di osservatori che ha celebrato la serenità del voto. L’organizzazione locale Rete di Difesa della Democrazia ha registrato 4427 irregolarità che riguardano materiale elettorale incompleto o danneggiato. E le organizzazioni di diritti umani hanno chiesto al governo di allentare la presenza di militari sul territorio nazionale, in attesa dell’annuncio definitivo del vincitore, che si spera, sarà oggi.
















