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Nessuna lacrima per Priebke. Re Giorgio e il Paese ricordino vittime dei nazifascisti !

Stecchito. Finalmente, e con molto ritardo, Sorella Morte ha bussato alla porta dello spietato nazista Erich Priebke, nella casa romana, dove il vecchio ufficiale, mai pentito, era ai confortevoli arresti domiciliari.
E’ giusto che gli italiani non versino una lacrima per il cinico esecutore, su ordine di Kappler, della orrenda strage delle Fosse Ardeatine, tra i più efferati crimini della storia, eseguita come crudele ritorsione dell’attentato, a via Rasella, contro un battaglione di SS.
In questo momento, occorre che tutti, in primis il Capo dello Stato, ricordino le vittime di quella infame “macelleria tedesca” e anche Bruno Buozzi, coraggioso sindacalista socialista, trucidato dai nazisti, il giorno prima della Liberazione di Roma dai fascistoni di Mussolini, servi della Germania di Hitler.
Pietro Mancini



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