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Letti e cellulari nuovi. Così Maduro aggira le minacce di Trump

Il presidente americano ha confermato l’inizio di attacchi mirati sul territorio venezuelano per far cadere il regime socialista, mentre Maduro cambia letto e cellulare in continuazione, protetto da agenti cubani. Per oggi è atteso un annuncio importante

È escalation in Venezuela. Il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha assicurato ieri che comincerà con i bombardamenti mirati sul territorio venezuelano contro obiettivi specifici del regime di Nicolás Maduro. Dopo un incontro con il consiglio di sicurezza nazionale, dove sono stati considerati tutti gli scenari della crisi con il Venezuela, Trump ha dichiarato che in caso di necessità l’esercito americano attaccherà via terra, così come continuerà con gli attacchi in mare.

“Si comincerà a realizzare questi attacchi anche via terra. È molto più facile – ha precisato Trump -. E conosciamo le rotte che prendono. Sappiamo tutto di loro. Sappiamo dove abitano i cattivi. E si comincerà questo molto presto”.

A uno dei giornalisti presenti nella conferenza stampa, il presidente americano ha confermato che Maduro andrà via dal Paese molto presto, come si è detto gli è stato offerto durante una chiamata telefonica qualche settimana fa (qui l’articolo di Formiche.net).

Su come proseguirà la strategia del governo americano in Venezuela si è pronunciata la portavoce del Pentano, Kingsley Wilson, assicurando che ci sono piani di contingenza per tutti gli scenari possibili. Lo scorso 21 novembre, Trump avrebbe dato un ultimatum a Maduro per lasciare il Venezuela, offrendo la possibilità di esilio in Russia, Cuba o qualsiasi altro Paese alleato del regime venezuelano. In seguito, il capo della Casa Bianca ha incontrato il capo dello Stato maggiore, generale Dan Caine; il segretario di Stato, Marco Rubio; il capo dello staff, Susie Wiles e il vicecapo dello staff, Stephen Miller. Per stasera è atteso un annuncio importante dalla Sala Roosevelt.

Sebbene Maduro abbia cercato di non dare importanza alle minacce che arrivano da Washington, mostrandosi spensierato e rilassato in tv e su TikTok, il quotidiano americano The New York Times sostiene che ha rinforzato il suo sistema di sicurezza personale, aumentando il numero di agenti cubani nell’esercito e di guardie del corpo che lo seguono. Cambia letto continuamente e anche telefono cellulare.

Intanto, Trump ha anche deciso di sospendere tutte le richieste di immigrazione presentate da cittadini provenienti dal Venezuela, Cuba, Haiti e altri Paesi non europei, tra cui Afghanistan, Iran, Libia, Sudan e Turkmenistan. Secondo l’emittente Cbs, lo status delle persone arrivate da questi Paesi è sotto un processo di revisione esaustiva. L’obiettivo è valutare e analizzare le minacce alla sicurezza nazionale e pubblica, così come qualsiasi altro motivo di inammissibilità e ineleggibilità.


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