Dalle missioni lunari alle prime iniziative verso Marte, Roma e Washington condividono una visione strategica che unisce esplorazione, industria e sicurezza tecnologica. L’intervento dell’ambasciatore italiano a Washington, Marco Peronaci, in occasione dell’Italian Space Day 2025, che ha riunito nella capitale americana esponenti di istituzioni e industrie per celebrare il passato, il presente e il futuro della cooperazione spaziale tra Italia e Stati Uniti
L’edizione 2025 dell’Italian Space Day – Next Frontiers si apre in un momento in cui la relazione tra Stati Uniti e Italia non è mai stata più forte. Lo spazio è diventato uno dei pilastri del nostro partenariato: essenziale per l’Italia, essenziale per gli Stati Uniti, essenziale per le istituzioni europee come l’Esa, e sempre più vitale per il mondo in generale. Oggi non celebriamo semplicemente un settore strategico, ma affermiamo una visione condivisa sul futuro dell’umanità. Una visione nella quale l’Italia sceglie di non restare ai margini – cosa di cui sono molto orgoglioso – ma di avanzare con fiducia come nazione determinata a contribuire alla definizione di ciò che si trova oltre l’orizzonte terrestre.
Quest’anno, grazie alla nostra collaborazione con partner straordinari – da Leonardo a SpaceX, da Axiom Space ad Aiaa, insieme a fondazioni e operatori del settore come Space for Humanity, Intuitive Machines, Astrolab e Vast – non ci limitiamo a immaginare il futuro, ma lo stiamo esplorando, progettando, e costruendo insieme.
Next Frontiers è una piattaforma strategica che consente a Italia e Stati Uniti di rafforzare un partenariato spaziale di lungo periodo. Si tratta di un’alleanza rinsaldata lo scorso aprile, quando il presidente Trump e il presidente del Consiglio Meloni hanno avviato una collaborazione su entrambi i programmi lunari di Artemis e sulle prime due missioni verso Marte. L’accordo firmato lo scorso agosto tra l’Agenzia spaziale italiana e SpaceX, ha reso l’Italia il primo partner internazionale per missioni commerciali verso Marte, inserendo il nostro Paese nel programma Starship con un ruolo senza precedenti.
Non si tratta di un gesto simbolico, ma di una scelta strategica chiara e incisiva. Siamo a un punto di svolta. Coloro che sapranno essere leader nello Spazio, saranno coloro che definiranno l’architettura economica, tecnologica e politica del futuro. L’Italia vuole essere in prima linea, non seduta in seconda fila. Gli esperimenti italiani che voleranno sulla prima missione verso Marte – dedicati alla crescita delle piante, alla rilevazione delle radiazioni e al monitoraggio ambientale – intendono inviare un messaggio inequivocabile: l’Italia è un partner forte, credibile e consolidato nell’esplorazione spaziale.
Il nostro impegno si estende anche al programma Artemis. In collaborazione con la Nasa, l’Agenzia Spaziale Italiana e l’industria nazionale stanno sviluppando un habitat multifunzionale per l’esplorazione lunare, posizionando l’Italia tra le prime nazioni che contribuiscono alla costruzione di una presenza umana sostenibile sulla Luna. Inoltre, gli astronauti italiani parteciperanno alle future missioni Artemis sulla Luna.
Anche il nostro partenariato industriale racconta una storia similare. A Torino, Thales Alenia Space Italia sta completando i primi due moduli della stazione spaziale commerciale di Axiom Space, proseguendo un’eredità industriale che dura da oltre vent’anni: dall’avere costruito più del 50% dei moduli abitativi della Stazione Spaziale Internazionale al ricoprire un ruolo centrale nella crescente economia spaziale commerciale. L’ambizione dell’Italia è chiara: vogliamo contribuire a guidare la trasformazione del settore spaziale, definendone regole, standard e infrastrutture globali. Le aziende qui presenti – che ringrazio per il loro contributo e per il ruolo di guida in questa sfida – stanno realizzando progetti che vanno dalla vita sulla Luna all’abitazione su Marte, dall’autonomia robotica all’evoluzione dei sistemi propulsivi, riflettono non solo l’ingegnosità americana e italiana, ma anche la determinazione condivisa a sostenere l’espansione dell’umanità nello spazio.
L’Italia è pronta a far la propria parte per procedere con determinazione, con chiarezza di visione e con la convinzione che lo spazio non sia più un dominio remoto, ma piuttosto una infrastruttura politica, economica e scientifica di importanza fondamentale, che deve essere costruita oggi per le generazioni di domani. Auspichiamo che questa giornata sia davvero un acceleratore di nuove alleanze e nuove opportunità.
Grazie a tutti voi per il vostro contributo a questo grande sforzo.
















