Vicino agli ultraconservatori e al movimento Maga, il governatore della Louisiana avrà il compito di garantire gli interessi americani nell’isola dell’Artico. Le sfide strategiche e perché è stato scelto
Il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha annunciato la nomina di Jeff Landry, governatore della Louisiana, come inviato speciale per la Groenlandia, il territorio danese autonomo che il magnate repubblicano ha detto di voler riprendersi.
“Jeff capisce quanto sia essenziale la Groenlandia per la nostra sicurezza nazionale e sono sicuro che promuoverà fermamente gli interessi del nostro Paese per la sicurezza, la protezione e la sopravvivenza dei nostri alleati, e di fatto, per il mondo”, ha dichiarato Trump in seguito alla nomina.
Durante i primi mesi dopo il ritorno alla Casa Bianca, Trump ha ripetuto che è disposto a fare uso della forza militare per prendere il controllo dell’isola dell’Artico, che è ricca di minerali e ha una posizione geografica strategica per la sicurezza gli Stati Uniti. Ad agosto, le autorità danesi hanno convocato l’ambasciatore americana dopo la denuncia di tre individui che avrebbero compiuto operazioni sotto copertura in Groenlandia.
“È un onore per me servire in questa posizione volontaria per farsi che Groenlandia diventi parte degli Stati Uniti”, ha scritto Landry in un post pubblicato sulla piattaforma X. Al contempo, ha ringraziato Trump per la fiducia e ha assicurato che questo non danneggerà in alcun modo il suo ruolo come governatore della Louisiana. Landry è diventato governatore a gennaio del 2024 e il suo mandato finirà a gennaio del 2028.
Nato a 1970 a St. Martinville, Louisiana, Landry è stato membro della Camera dei Rappresentanti dal 2011 al 2013 e Procuratore generale del suo stato. Si è laureato all’Università di Lafayette in risorse ambientali e sostenibili ed in Giurisprudenza alla Loyola University New Orleans. È membro attivo del Partito Repubblicano e molto vicino al movimento Maga e gli ultraconservatori cristiani. Landry si è dichiarato a favore della limitazione dell’aborto e critica l’aumento dei diritti della comunità LGBTQ+.
Il sito Louisiana Illuminator scrive che Landry e il suo Comitato di Azione Politica (Pac) avrebbero assunto un ex consigliere politico di Donald Trump, accusato di molestie sessuali, per lavorare alla campagna di Landry per la carica di governatore: “Corey Lewandowski è salito alla ribalta nazionale nel 2016, quando ha ricoperto per un breve periodo il ruolo di responsabile della campagna di Trump, per poi ricoprire un ruolo saltuario come consigliere senior dell’ex presidente”.
Secondo Politico, l’uomo è stato anche accusato di comportamento inappropriato da almeno due donne e lo scorso anno ha raggiunto un patteggiamento con la procura di Las Vegas per evitare accuse di aggressione. Landry e il suo Pac hanno pagato a Lewandowski 100.000 dollari, più rimborso spese di viaggio.
Il Servizio di Intelligence danese ha pubblicato un report questo mese in cui dice che gli Stati Uniti usano il loro potere economico per “imporre la loro volontà” e minaccia con la forza militare ad amici e nemici: “L’importanza strategica dell’Artico sta aumentando mentre si intensifica il conflitto tra Russia e Occidente, e l’aumento della prospettiva di sicurezza e strategia nell’Artico da parte degli Stati Uniti accelera ancora di più questi avvenimenti”.
Vivian Motzfeldt, ministro degli Esteri della Groenlandia, ha incontrato questo mese il nuovo ambasciatore americano in Danimarca, Ken Howery, e ha detto che i commenti di Trump avevano creato “incertezza”. Al quotidiano Financial Times, Motzfeldt ha spiegato che è consapevole di quanto sia importante cooperare con gli Stati Uniti: “Fin dall’inizio, abbiamo affermato di essere consapevoli che la nostra posizione geopolitica ha un significato molto importante per la difesa dell’Europa e anche per la sicurezza degli Stati Uniti. Ma, naturalmente, se si desidera una cooperazione valida, solida e basata sulla fiducia, è necessario farlo con rispetto”.
I funzionari danesi sostengono che la strategia iniziale di Trump è quella di intimidire Copenaghen affinché cedesse il suo principale territorio artico. Ma la Danimarca è diventata più decisa nel respingere quello che dovrebbe essere il suo più stretto alleato in materia di sicurezza, portando i funzionari danesi ad affermare che l’amministrazione Trump ha ora avviato un’offensiva di favore con la Groenlandia.















