“Al paese serve una rivoluzione radicale, chi vuole la conservazione fa bene ad avere paura”.
Con queste parole Matteo Renzi ha concluso il suo discorso di investitura ieri a Bari. Si tratta di stabilire chi sono e dove stanno questi conservatori. Sono quelli che vogliono cambiare la Costituzione rigida del 1947 o quelli alla Rodotà, Zagrebelsky e compagni che intendono difenderla sino alla morte?
E i conservatori sono più tra i piccoli e medi imprenditori, gli artigiani e i commercianti o nei sindacati, nelle cooperative e nelle corporazioni cristallizzate nella difesa dei loro privilegi di casta, a partire da quella più autonoma e forte dei magistrati?
E, alla fine, chi è il vero conservatore tra il Cavaliere e De Benedetti? E chi tra i giornali di loro proprietà e supporter?
A questi interrogativi dal candidato alla segreteria del PD gradiremmo ricevere alcune risposte.
Ettore Bonalberti
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