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Il mondo in rassegna

L’uragano Isaac e l’impossibilità di rispettare il programma iniziale innervosiscono la Convention di Tampa secondo il New York Times. Il quotidiano della west coast Usa pone anche degli interrogativi sulle possibili conseguenze dell’estremismo sociale di Paul Ryan, l’uomo che Mitt Romney ha scelto come proprio vice in caso di ingresso repubblicano alla Casa Bianca. El Pais scrive che la componente più moderata del Gop vuole liberarsi dall´abbraccio mortale del Tea Party. Il problema dell´estremismo repubblicano occupa anche le colonne del Washington Post che interroga le donne conservatrici sulla polimeca innescata dalle dichiarazioni di Todd Akin su violenza sessuale e aborto. Per la Frankfurter Allgemeine Zeitung l´essenza dell´attuale repubblicanesimo americano sta nella dicotomia economica domanda-offerta . Sulla stampa Usa affiorano però i primi dubbi se abbiano ancora senso le convention partitiche.
 
Minori del solito oggi i titoli sulla crisi valutaria continentale i quotidiani europei partono dalle dichiarzioni siriane di Hollande per interrogarsi sui primi cento giorni del neo presidente francese. Con conclusioni non esaltanti per l’Eliseo. Le Monde e Figaro pubblicano sondaggi che vedono il successore di Sarkozy scendere sotto il cinquanta per cento dei gradimenti. Per le Monde, l´autorità del presidente è di fronte alla sua prima prova. Stesso giudizio da parte della tedesca Welt che enumera tutti i dossier del prossimo “autunno bollente” di Parigi.
La visita di Mario Monti in Germania da lo spunto a Neue Zürcher Zeitung e Faz per passare in rassegna i rapporti tra governo e partiti in Italia.
 
Lo stato dell’opposizione ucraina in vista delle legislative a Kiev, occupa Washington Post e Frankfurter Allgemeine Zeitung. Secondo le due testate nonostante il carcere Yulja Timoschenko sta riunendo attorno alla sua persona tutte le tendenze anti Yanukovich.
 
Territorio tra i più inquieti nell’infinita transizione post sovietica, il Caucaso russo questa volta è agitato dai sogni “imperiali” del capo ceceno Kadyrov. Il boss di Gronzy che intende unificare tutta la regione sotto il suo governo parte di nuovo dall’Inguscezia, ponendo la questione delle frontiere tra i due stati. Lo scrivono Moscow Times e Kommersant.
 
La strategia iraniana di piegare il summit dei non allineati alle proprie esigenze internazionali, continua a segnare il passo. Secondo la Nezavisimaja Gazeta, l’Azerbagian infatti non invierà il proprio massimo rappresentante diplomatico all’incontro tra i ministri degli esteri che si svolgerà 30 e 31 agosto a Teheran.
 
Nonostante la ridda di vertici che contrassegnano la vita dell´ Asean, si moltiplicano le rivalità che agitano l’associazione delle nazioni del Sud-est asiatico. Lo scrive il Washington Post che analizza gli scontri, finora verbali, per il controllo del Mar cinese meridionale.
 
Non ancora domato l´incendio nella raffineria petrolifera di Amuay in Venezuela secondo El Pais. Una catastrofe, cinquanta finora i morti, che secondo Nzz e Kommersant potrebbe mettere a rischio il nuovo mandato di Hugo Chavez.


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