la commissione giustizia del senato vuole introdurre il reato di negazionismo. rischia di essere un altro frutto avvelenato della scellerata avventura umana di priebke. durante la sua esistenza ha violentato il diritto alla vita, in morte la libertà religiosa ed, ora, la libertà di espressione. è semplicemente farneticante negare il dramma vissuto dagli ebrei, dagli zingari, dagli omosessuali, dai disabili sotto il regime dei nazionalsocialisti e le responsabilità di questi ultimi. ma è pericoloso vietare per legge la formazione ed espressione di opinioni sugli eventi storici. negli ordinamenti che non si richiamano al diritto naturale, la legge è un atto di volontà e non di verità. confondere i due piani è periglioso perché se, come accade per i nazisti, il reato di negazionismo può tutelare la verità e memoria storica in altri casi, come per il genocidio degli armeni in turchia, rischia l’effetto opposto: consacrare la versione dei vincitori di turno.
Adesso anche il reato di negazionismo
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