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Il ritorno di fiamma tra Montezemolo e Berlusconi

Si sono sempre stati simpatici, Silvio Berlusconi e Luca Cordero di Montezemolo. Puntanno alla conquista dello stesso elettorato e condividono una visione comune del modello che potrebbe funzionare, un sistema dove sia meno presente lo Stato e sia più ridotta la spesa pubblica e le tasse. Forse per questo è nell’aria la possibilità di un’alleanza tra il Cavaliere e il presidente della Ferrari. Logico se si vuole unire forze e sommare voti.
 
Da qualche giorno “Il Giornale” e “Libero” promuovono questa intesa, anche se si tratta solo di una possibilità in attesa che si definiscano eventuali cambiamenti alla legge elettorale e candidature alla premiership. Per Nicola Rossi, già nel Partito Democratico e membro del Comitato direttivo di Italia Futura, non è auspicabile questa intesa. Soprattutto quando non è stata ancora definita neanche la legge elettorale ed è ignoto il concorrente del centro sinistra.
 
Secondo Rossi, ora senatore del gruppo Misto, ci sono punti di convergenza tra le idee di Berlusconi e Montezemolo perché il programma non può che seguire quella formula di meno Stato e meno spesa pubblica. In una conversazione con Formiche.net, l’economista al vertice del movimento montezemoliano ha detto che “la possibile alleanza e i punti in comune sono due piani diversi che non devono essere mescolati. I moderati non possono che pensarla così perché dall’altra parte hanno imposto l’esatto contrario: più tasse e più presenza dello Stato”.
 
Sulla possibile intesa con Berlusconi, “bisogna parlare direttamente con Montezemolo, chiedetelo a lui”. Anche sulle chance politiche del pensatoio che si sta ramificando in tutt’Italia, Rossi ha rimpalla la risposta al presidente dell’associazione: “Il futuro di Italia Futura? Chiedetelo a lui”.
 
Destro: “Una vecchia politica da spazzare via”
 
Per Giustina Destro, ora deputato del gruppo Misto, ora questa intesa non c’è. O almeno non che lei sappia. Per l’onorevole Montezemolo si è impegnato molto nel portare avanti il progetto di Italia Futura, che cerca di ricostruire la classe dirigente, dare un contributo concreto e innovativo per il bene del paese, e non pensa che in questa impresa ci sia spazio per una coalizione con un vecchio modello politico.
 
“Nell’ultimo anno Italia Futura ha fatto molti passi in avanti, aumentando considerabilmente il consenso popolare. Gli italiani hanno bisogno del ‘nuovo’ e, senza togliere merito al lavoro positivo fatto da Forza Italia e dopo il Pdl, negli due ultimi anni si è dimostrato che questa forma di fare politica deve essere spazzata via”, ha detto Destro in conversazione con Formiche.net.
 
Sulle prospettive di Italia Futura, il deputato è convinto che questo progetto nato come movimento di pensiero ha tutte le possibilità per diventare un importante soggetto politico in un futuro non molto lontano.


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