Non tutti hanno ancora una carta di credito, però si sa quali siano i vantaggi del pagamento con moneta elettronica. Primo fra tutti la comodità di portarsi una tesserina che pesa poco o niente e occupa poco spazio, invece di un portafoglio pieno di monete e banconote. Ma quando si deve decidere quale prodotto scegliere è difficile, perché ne esistono di tutti i tipi e per tutti i gusti. Per questo motivo è buona norma mettere le migliori carte di credito a confronto in modo da avere una panoramica completa delle offerte presenti sul mercato.
Più di un terzo degli italiani è favorevole all´utilizzo della carta di credito o del bancomat anche per importi anche inferiori ai 50 euro. È il risultato emerso dalla ricerca Ispo commissionata da Sia, azienda leader nel settore della tecnologia per i pagamenti, e presentata a Milano in occasione di Sia Expo 2012, che si è svolto il 9 ottobre al Marriott di via Washington.
Il campione coinvolto, composto da 800 persone, è stato intervistato sulle proprie abitudini rispetto ai pagamenti elettronici, sui pro e i contro dell´abbandono del contante e sulle proposte per migliorare gli strumenti attuali. Il 79% degli italiani possiede una carta di credito, però solo il 61% la utilizza con regolarità. Il 36% del campione ritiene che le transazioni via cellulari smartphone saranno determinanti per invertire la tendenza a favore dell´uso della moneta elettronica.
I più entusiasti nei confronti dei futuri sviluppi delle tecnologie per i pagamenti elettronici sono i giovani: il 39% dei “fan” degli acquisti via smartphone ha un´età compresa fra i 18 e i 24 anni, il 38% di questi studia e il 37% è laureato. A fronte di una così netta apertura nei confronti dell´abbandono del contante, tuttavia, ancora un italiano su cinque ammette di utilizzare soltanto le banconote per i suoi pagamenti.
Renato Mannheimer, presidente dell´Ispo, ha commentato: “Si registra una grande apertura verso l´uso delle carte di credito e debito con resistenze solo da parte di anziani e persone con basso titolo di studio anche perché si denuncia una scarsa diffusione dei terminali Pos nei negozi”.
“La nostra ricerca – ha dichiarato Massimo Arrighetti, amministratore delegato di Sia – conferma che i pagamenti di nuova generazione costituiscono una leva importante per il sistema Paese e possono contribuire a recuperare il ritardo dell´Italia a livello europeo. I giovani, con la loro voglia di innovazione, rappresentano il futuro dove lo strumento dominante sarà sempre più il cellulare. Occorre quindi individuare delle azioni per incentivare l´uso dei pagamenti elettronici e accelerare il processo già in atto”.