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Ecco quanto vale il patrimonio immobiliare pubblico

Ma da cosa è composto il patrimonio immobiliare pubblico? E quanto vale? E da chi è detenuto?

Ecco numeri, dettagli e informazioni tratti da un paper in fieri di Astrid, il centro studi fondato da Franco Bassanini e Giuliano Amato, mentre il governo fra ruolo della Cdp e quello prossimo di Invimit sgr è al lavoro per allineare parte degli immobili di proprietà della pubblica amministrazione.

Categorie e sottocategorie

Il patrimonio immobiliare pubblico è composto da due grandi categorie, i terreni e i fabbricati, e da una serie estesa di sotto tipologie: alloggi, immobili ad uso ufficio, caserme, magazzini, arsenali, tribunali, ospedali, scuole, teatri, impianti sportivi, ex-colonie, complessi turistico-ricettivi, alberghi, centri per l’allevamento, tenute agricole, aree edificabili, terreni agricoli, terreni boschivi ed altro ancora.

I terreni

I terreni pubblici coprono una superficie pari al 17 per cento dell’intero territorio nazionale. Essi sono per oltre l’80 per cento in mano alle Regioni ed agli Enti locali. Anche i fabbricati sono sparsi in tutto il territorio nazionale e anch’essi sono per quattro quinti di proprietà di Regioni ed Enti locali.

Edilizia residenziale

A questi si aggiunge il patrimonio dell’Edilizia Residenziale Pubblica (ERP), che consta di circa 800 mila appartamenti, che sono gestiti da un centinaio di enti pubblici economici territoriali.

Quanto vale il patrimonio immobiliare pubblico

Il valore del patrimonio immobiliare delle amministrazioni pubbliche ammonta ad una cifra che oscilla tra i 240 ed il 320 miliardi di euro. Il 27% è considerato “vendibile” ovvero non utilizzato direttamente o indirettamente da amministrazioni pubbliche (secondo il ministero dell’Economia).

I proprietari

La quota più consistente è detenuta dai Comuni (120-167 miliardi), seguono le Province (24-33 miliardi) e le Regioni (5-7 miliardi).

La restante parte è posseduta in larga parte da Enti previdenziali, Enti del servizio sanitario locale, Università, Camere di Commercio, Unioni di Comuni e Comunità montane. Va inoltre sottolineato, che non tutte le amministrazioni hanno risposto all’indagine del Mef, e di conseguenza la dimensione effettiva del patrimonio immobiliare degli Enti Locali deve ritenersi ancora più rilevante.



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