Skip to main content

Polverini, una risata la seppellirà?

L’inondazione di Firenze del 1966, la Costa Concordia che si schianta al largo del Giglio, tumori come quelli della sua gola da estirpare. È un discorso duro, durissimo quello che la Presidente della Regione Lazio Renata Polverini ha pronunciato per prendere le distanze dalla “banda della Pisana”, come hanno ribattezzato su twitter lo scandalo delle spese con troppi zero che ha coinvolto il gruppo Pdl del Lazio.
 
Non ci sta l’ex leader Ugl a cadere nel fango piovuto addosso alla sua Regione da cui si vuole allontanare anche cromaticamente con la purezza del suo abito bianco. E si fa la paladina di una spending review “prendere o lasciare” all’interno dell’Istituzione perché, dice, “o usciamo convinti che abbiamo voltato pagina o usciamo che siamo ex rappresentanti della Regione Lazio. Io per prima”.
“Una nuova stagione della politica italiana – afferma Polverini, prendendo in prestito lo slogan di Matteo Renzi e già di Dario Franceschini – da far iniziare ‘adesso’”. A cui in molti potranno rispondere: “E perché non prima? Dov’era l’ex leader Ugl mentre i suoi colleghi erano impegnati in spese scellerate che lei stessa definisce un “atteggiamento insopportabile e indecente”?
 
Le sue parole ferme in cui troneggiano spesso “io” e “me” sembrano l’occasione studiata per risorgere dalle ceneri di una vicenda poco edificante, per lanciarsi, vista la ribalta nazionale che per la prima volta dopo il caso Marrazzo illuminava la Pisana ieri, oltre il suo ruolo di governatrice regionale. Una prova da leader “arrabbiato” alla Grillo (che in realtà stonava con le risatine e le distrazioni viste dopo il suo intervento, mentre a parlare era l’opposizione), un’operazione pulizia alla Maroni, una rottamazione della casta alla Renzi.
 
E, se passa la linea delle primarie anche all’interno del centro destra voluta dal suo collega capitolino Gianni Alemanno, chissà che non sia la governatrice romana a sorpresa a candidarsi e magari a vincere. Così, si passi la fantapolitica, tra lei e i sopracitati leader, la corsa a Palazzo Chigi diventerebbe la corsa a chi si distanzia di più dalla vecchia politica e dagli scandali che negli anni l’hanno travolta.


×

Iscriviti alla newsletter