Skip to main content

Le mille giravolte di Tonino

Sarà l’avvicinarsi della festa di Vasto, in programma dal 21 settembre, a suscitare nostalgie. Quella famosa foto ormai sbiadita che vedeva vicini Pierluigi Bersani, Antonio Di Pietro e Nichi Vendola nel meeting dell’Italia dei Valori lo scorso anno sembrava lontanissima e invece oggi potrebbe tornare al centro della scena. A riproporla è il leader dell’Italia dei Valori che in un’intervista oggi alla Gazzetta del Mezzogiorno rilancia il dialogo con il Partito Democratico: “Noi non vogliamo rompere la coalizione del centrosinistra ma vogliamo costruirla su una base programmatica più condivisa”.
 
Così, dopo mesi al veleno tra Di Pietro e Bersani, dopo la chiamata a raccolta di Beppe Grillo e il leader di Sel in un fronte dei “non allineati” al governo Monti, dopo che i due gli hanno risposto picche, ecco che Tonino deve essersi accorto che qualcosa non funzionava. La sua strategia “estremista” alla fine non ha premiato e l´ha lasciato solo.
Nell’intervista i toni sono insolitamente pacati. Per convincere Bersani a ricompattarsi, torna a evocare il pericolo di “un ritorno al governo di Berlusconi” e prende le distanze da Grillo perché “una cosa è avere un rapporto di stima con una persona, altra è costruire con essa un programma di governo. Noi siamo alternativi a loro perché il voto di protesta finisce il giorno delle elezioni. Invece bisogna costruire un’alternativa di governo”.
 
Dà ragione a Nichi Vendola su primarie e legge elettorale: “Credo che innanzitutto bisogna accertare se si va verso la riforma elettorale che preveda la presenza o meno delle coalizioni. In assenza delle quali, credo che abbia ragione Vendola, non avrebbe senso partecipare perché sarebbero primarie del Pd. La legge elettorale che si profila porta il Paese indietro, all´epoca della Prima Repubblica. Si vorrebbe chiedere ai cittadini il voto, senza indicare l´alleanza né la coalizione. Quindi, un voto da mettere poi in vendita al migliore offerente”.
Anche sul tema trattativa Stato-mafia le cui posizioni tanto lo avevano isolato nel centro-sinistra, Di Pietro non cambia idea ma la esprime in un modo più soft: “Tutti dobbiamo aiutare la magistratura”.
 
Come reagiranno i coprotagonisti della foto di Vasto a questa nuova chiamata alle armi di Tonino? Per ora della loro presenza nel programma della festa dell’Italia dei Valori non c’è traccia. E forse la risposta è tutta qui.


×

Iscriviti alla newsletter