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H&M a Roma, lotta dura e senza paura per l’acquisto degli immobili storici

Il volto commerciale del centro di Roma è cambiato. Al posto dei negozi tradizionali di moda made in Italy, ci sono le grandi firme low cost straniere. Da Zara del gruppo spagnolo Inditex fino alla svedese H&M, che stasera presenta il suo nuovo punto vendita a Via del Corso. Quasi tutte proprietà sono acquistate dalle società straniere a prezzi, pare, abbastanza cospicui.

Da domani il pubblico troverà nel palazzo l’abbigliamento del marchio svedese, come spiega l’inserto Casa del Sole 24 ore. L’immobile è stato conteso fino all’ultimo proprio con Inditex.

L’offerta di H&M
Lo storico immobile del 1901 era proprietà del gruppo Benetton, che inizialmente doveva aprirvi il suo negozio più importante. L’immobile non era in vendita. Ma l’offerta è stata così succulenta che era impossibile resistere: 180 milioni di euro. Poco in confronto ai 4,8 miliardi del fatturato di H&M soltanto in Italia.

Il gruppo di Amacio Ortega, l’uomo più ricco della Spagna e terzo nel mondo secondo la rivista Forbes, si è fermato a 160 milioni di euro. E in più, spiega Il Sole 24 ore, Benetton avrebbe deciso puntare su negozi più piccoli (massimo 700 metri quadri) per mantenere un rapporto diretto con i clienti.

La bolla di vetro di Fuksas
Il nuovo palazzo H&M di 4mila metri quadri è stato già criticato perché la ristrutturazione di Massimiliano Fuksas ha introdotto, in chiave moderna, una bolla di vetro che da piano terra si alza e esplode sulla piramide del vetro, dove era stato proiettato inizialmente un ristorante. L’intervento cambia il panorama del centro storico romano. All’interno, tra gli elementi distintivi, ci sono il marmo di Carrara per le casse e pelle di Alcantara per i guardaroba del reparto uomo.

La Rinascente di Zara
Nel 2006, invece, Ortega ce l’ha fatta. Il gruppo Inditex è riuscito a comprare il palazzo a largo Chigi, occupata da sempre dalla Rinascente, sempre su Via del Corso a Roma, e proprietà del manager argentino Eduardo Safdie. Secondo il Corriere della sera, l’operazione è stata di 130 milioni di euro, strappata dalle mani al concorrente H&M.

Il palazzo è stato aperto al pubblico soltanto nel 2009 e si è unito ad altri due: uno nella Galleria Alberto Sordi e l’altro sempre a via del Corso all’altezza di via Condotti. Il palazzo della Rinascente è stato inaugurato nel 1885 ed era il primo con scale mobili nella capitale. L’area calpestabile è di 2.600 metri quadrati e l’affitto era di 3,4 milioni di euro.

La Galleria Colonna
L’acquisto della storica Galleria Colonna a Roma, rinominata “Galleria Alberto Sordi” nel 2003, è avvenuta nel 2009 da parte della sgr Sorgente di Valter Mainetti, secondo Il Giornale. L’operazione di circa 200 milioni di euro è stata fatta attraverso il Fondo Immobiliare Donatello, Comparto David, riservato a investitori istituzionali. Lo spazio è stato costruito nel 1922 dall’architetto Dario Carbone e oggi ospita una serie di marchi stranieri. Uno degli spazi più ampi è di Zara-Inditex.

Anche l’Apple Store
Un articolo di Repubblica Cronaca di Roma fa il resoconto di tutte le attività che stanno chiudendo a Via del Corso: dal negozio di abbigliamento Energie fino a Miss Sixty. Alla fine del 2014, invece, aprirà nel centro di Roma il megastore della Apple. “Duemilacinquecento metri quadrati su due piani a palazzo Marignoli, un edificio di proprietà della compagnia assicurativa Allianz tra via del Corso e piazza San Silvestro. Il nuovo punto vendita del colosso americano sfratta la Diesel”, ha scritto L’Espresso. Il volto commerciale del centro di Roma è sempre più straniero.

Ecco le foto in anteprima del nuovo negozio H&M a Roma



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