La discesa in campo di un terzo in comodo, Nichi Vendola, tra Pierluigi Bersani e Matteo Renzi spariglia le carte nelle primarie del centro-sinistra. E fa sbizzarrire i giornalisti e commentatori nell’immaginare ipotetici risultati, alleanze e accordi.
L’opinione di Cerasa
Per capirci qualcosa in più tra questa selva di opinioni discordanti, Formiche.net ha chiesto consiglio a Claudio Cerasa, capo redattore del quotidiano Il Foglio ed esperto delle dinamiche del Pd: “Bersani pensa che la discesa in campo di Vendola possa dargli una mano nel togliere voti a Renzi per quanto riguarda la figura di leader carismatico, tra quelli cioè del popolo dalle bandiere arancioni che è alla ricerca di qualcosa di nuovo. In realtà la logica è molto più semplice e il leader di Sel andrà a prendere i voti di sinistra, sottraendoli quindi al leader del Pd”.
Per Cerasa, autore del seguitissimo blog Cerazade, Bersani ha di fronte a sé una grande chance che però probabilmente non coglierà: “Può candidarsi come leader di centro, a metà tra la ‘destra’ di Renzi e la ‘sinistra’ di Vendola. Ma temo che non lo farà, anzi accadrà il fenomeno opposto: accentuerà i suoi tratti a sinistra, correndo quindi per gli stessi voti del presidente della Regione Puglia”. Renzi così potrebbe addirittura, secondo il giornalista del quotidiano diretto da Giuliano Ferrara, vincere al primo turno “come accadde a Firenze nel 2009 quando a sorpresa trionfò con oltre il 40% delle preferenze”.
Su quotidiani di carta e on line
L’idea di un patto tra il leader di Sel e l’attuale segretario del Pd viene suggerita nel Punto di Stefano Folli sul Sole 24 Ore: “La rotta bersaniana verso la presidenza del Consiglio poggia anche sull´alleanza fra il Pd e Vendola. C´è un patto abbastanza chiaro fra i due. Quindi questa candidatura alle primarie che arriva proprio alla vigilia dell´assemblea del Pd in cui dovranno essere fissate le regole della consultazione, assomiglia a un´operazione ben congegnata. Con l´obiettivo non di destabilizzare il Pd (a quello ci pensa Renzi), ma al contrario di rimettere in sella Bersani, pur condizionandolo a sinistra”.
Anche Sergio Soave su Milano Finanza e Italia Oggi, quotidiani del gruppo Class diretti da Pierluigi Magnaschi, ipotizza che sia stato lo stesso Bersani a insistere per la presenza di Vendola “che eviterebbe un successo del sindaco di Firenze al primo turno e sarebbe decisivo per far prevalere Bersani al secondo”.
Se Vendola possa favorire Bersani o Renzi, molto dipenderà infatti dal meccanismo stesso delle primarie che sarà deciso sabato a Roma nel direttorio del Pd. Se dovesse prevalere la logica del doppio turno come sembra dai pronostici, allora sarebbe il leader del Pd a beneficiarne maggiormente. Come si legge sul sito del Foglio, il rientro in corso di Vendola “scaccia l’incubo di una vittoria di Matteo Renzi (che potrebbe forse superarlo al primo turno ma rischierebbe di soccombere nel ballottaggio finale) e consente al segretario democratico di presentarsi come l’uomo in grado di operare una sintesi virtuosa tra spinte estremistiche e tendenze moderate”.
Il condirettore del mensile IL, Daniele Bellasio, prefigura per queste primarie un rovesciamento della vecchia logica destra vs sinistra secondo cui Vendola dovrebbe portare via consensi a Bersani, in quanto posizionato alla sinistra del segretario: “In realtà, in questa fase in particolare, le istanze di cambiamento e di rinnovamento, anche generazionale, prevalgono sulle tradizionali etichette e ricette di destra e di sinistra – scrive Bellasio sul suo blog Danton – dunque, per paradossale che possa sembrare, gli indecisi, soprattutto nel vasto serbatoio del voto di opinione e soprattutto tra i più giovani, ora saranno indecisi tra Renzi e Vendola. Il segretario il suo bacino elettorale definito lo ha nel voto più tradizionalmente di partito”.
Infine, grazie a Twitter, possiamo già gustarci un faccia a faccia televisivo tra i tre candidati. Il direttore del Tg5, Clemente Mimun, infatti ha anticipato sul sito di microblogging: “Chiederò a Bersani, Renzi e Vendola di partecipare a un approfondimento Tg5 sulle primarie”. Accetteranno la sfida?
