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Così il web renziano irride le (s)regolate primarie Pd

C’è chi si inventa le più svariate regole. E c’è chi si inventa i più svariati modi per prenderle in giro.
La bozza filtrata ieri delle nuove norme per le primarie del centro sinistra scatena l´ira e lo sberleffo dei sostenitori di Matteo Renzi che accusano il gotha del Pd di voler boicottare la candidatura del sindaco di Firenze. Così è scattata l’ironia del web che su Twitter conia un apposito hashtag #NuoveRegolePrimariePd e si sbizzarisce nell’immaginare come potrebbero essere.
 
Alcuni fanno riferimento alle tradizioni vetero-comuniste del partito.
“Se non hai fatto la campagna di Russia non puoi andare a votare #NuoveRegolePrimariePD” (Matteo Grandi)
“#NuoveRegolePrimariePd voti solo se alla domanda:”che fare?” Rispondi: “la rivoluzione, compagno Lenin” (@marziofatucchi)
 
Altri si ispirano alle caratteristiche dei personaggi in ballo. E quindi all’accento toscano di Renzi:
“#regoleprimarie per votare sarà necessario che il candidato pronunci correttamente la parola “coca-cola”…con la cannuccia!” (@mante)
O al vizio del fumo di Bersani: “Vince ci riesce a fumare più sigari in meno di 24 ore…pronti? #NuoveRegolePrimariePD” (@mister6339)
O alla sua “fronte larga”: #NuoveRegolePrimariePd immagino che il voto degli stempiati forti valga doppio, quindi il mio vale almeno uno e meZzo giusto?” (@dbellasio)
 
Altri ancora irridono l’innata capacità di dividersi della sinistra italiana:
“Si vede che siamo gente di di sinistra: facciamo battute sulle regole per le primarie PD usando almeno 3 hashtag diversi #hashtagqualsiasi” (@suzukimaruti)
E una volta fatte le regole, non resterà che infrangerle, come suggerisce qualcuno, prendendo in prestito una citazione del Dalai Lama:
#primariepd. Dobbiamo imparare bene le regole, in modo da infrangerle nel modo giusto (feat Dalai Lama) (Jacopo Jacoboni)


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