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Lo scoppiettante week end politico di Pd, Pdl, Lega e Tremonti

Per chi ama la politica, il week-end è tutto da seguire. Altro che Obama-Romney in tv. In questo fine settimana ci sono così tanti eventi di partiti e singoli esponenti politici in programma da far percepire come imminente l’appuntamento con le urne degli italiani. Ce n’è per tutti i gusti e per tutte le coordinate geografiche. Ecco una piccola guida per orientarsi.
 
Lega Nord
Archiviate le giacche e cravatte dell’appuntamento con gli imprenditori al Lingotto di Torino dello scorso fine settimana, è tempo di tornare alle tradizioni per la Lega Nord con la festa dei popoli padani domenica sulla riva degli Schiavoni a Venezia. Ma la storica giornata del Carroccio sarà per la prima volta in versione rivisitata, visto il nuovo corso maroniano. Niente più ampolle ma sarà sempre forte il richiamo alla storia visto che la data scelta, il 7 ottobre, spiega Roberto Calderoli, responsabile organizzativo federale e responsabile del territorio per la Lega Nord, “è l´anniversario della battaglia di Lepanto, la grande battaglia in cui l´Europa cristiana sconfisse l´avanzata dei turchi islamici”. Occhi puntati su come si comporteranno l’attuale segretario del partito, Roberto, Maroni e il suo predecessore, oggi presidente confederale, Umberto Bossi dopo che il primo ha dichiarato che il secondo potrebbe non essere candidato alle prossime elezioni.
 
Pd
Il Partito democratico è riuscito anche questa volta a complicarsi la strada (in discesa) verso le elezioni. Così il pasticcio primarie avrà il suo momento clou sabato all’hotel Ergife di Roma con l’assemblea del partito che dovrà decidere sulle nuove regole per la consultazione su cui tanto si è polemizzato.
Paradosso: per modificare lo statuto del Pd occorre il voto della maggioranza assoluta degli aventi diritto ma il punto è che nessuno sembra conoscere esattamente quale sia il loro numero e identità. Gli elenchi ufficiali contengono decine di nomi che non fanno più parte dell’organismo perché nel frattempo hanno cambiato casacca o sono nei guai con la legge (vedi Luigi Lusi agli arresti domiciliari, Enzo Carra e Renzo Lusetti ora Udc).
 
E mentre il partito proverà a evitare “l’autodistruzione” evocata da Walter Veltroni a Roma, gli sfidanti di Pierluigi Bersani continuano o iniziano il loro tour da candidati delle primarie. Matteo Renzi sarà impegnato nel sud d’Italia, domani a Taranto e a Lecce, dopo le tante tappe al nord e al centro mentre Nichi Vendola inizia la sua corsa per conquistare la leadership del centro sinistra dal Mav di Ercolano.
 
A destra
Obiettivo formattare il Popolo della Libertà per Alessandro Cattaneo, sindaco di Pavia con inquietudini rottamatrici, che dà appuntamento domenica a Mareno di Piave per il convegno ´´Terza Repubblic@” dove sarà esplicitato il programma del neonato Movimento dei Sindaci L’Italia chiamò. Scelta low cost per gli organizzatori con nessun buffet previsto e palcoscenici aboliti: gli oratori parleranno da un furgone, in un capannone dismesso nella convinzione che bisogna stabilire un contatto diretto con i cittadini. Convegno politico o rave party? Sul sito www.italiachiamo.it è già possibile sottoscrivere il manifesto ´´Insieme per l´Italia´, una petizione online aperta a tutti i cittadini con la quale si chiede al Pdl la stipula di un ´´nuovo contratto sociale con gli italiani´´ che abbia come punti cardine: l´azzeramento dei vertici del partito; l´affermazione delle primarie come metodo di selezione meritocratica della nuova classe dirigente; il primato della legalità e dell´etica civica sugli opportunismi della politica; la definizione di un piano industriale di lungo periodo capace di rilanciare l´economia italiana che abbia come obiettivo l´abbattimento del debito pubblico e infine il ripensamento radicale del rapporto tra istituzioni e cittadini.
 
Chi invece ha già scelto una strada alternativa rispetto al Pdl è Giulio Tremonti che sabato e domenica a Riccione presenterà il manifesto con cui intende candidarsi alle prossime politiche: a Riccione ´´perché ho voluto scegliere un posto non convenzionale, senza poltroncine, ma con un open space, tavoli e pc per discutere sul manifesto´´, spiega l’ex ministro dell’Economia che ha già ipotizzato nome e logo della sua futura lista, “Lista lavoro e libertà”.


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