Lazio. La porchetta è finita. Le merendine e la coca cola pure. Sono rimasti solo i tramezzini ai funghi.
I tramezzini ai funghi sono quelli che rimangono al bar quando finisce tutto. Quando tu, giovane lavoratore di una società che ha sede legale in una città metropolitana, decidi di andare a mangiarti un panino, e sono le 15 passate, con lo stress accumulato e il ritardo cronico dovuto ai mille appuntamenti posticipati a causa degli scioperi di sindacati che hanno bloccato il traffico cittadino, arrivi alla tavola calda più vicina al tuo ufficio, e non c’è più nulla. In un angolo, scorgi una umida piramide di tramezzini. Saranno al prosciutto? Con rucola e bresaola? No. Sono ai funghi. Funghi champignon puliti, eliminando la parte terrosa del gambo con le radichette, sciacquati sotto l’acqua fresca corrente, affettati e adagiati con olio e aglio su due fette di pane. Ma neanche la mano di uno chef ultra-stellato potrà nascondere quel sapore amaro che ti lascia in bocca il tramezzino ai funghi.
Il noto sito satirico Spinoza, riferendosi allo scandalo della Regione Lazio, metaforicamente fa dichiarare alla Presidente Renata Polverini: “Ci siamo distratti un attimo. E sono rimasti solo i tramezzini ai funghi”.
Si sono spazzolati tutto. E non hanno lasciato nemmeno le briciole. Ora è inutile andare a cercare le fatture (false) nei tritacarte. Occorre eliminare, azzerare, rottamare, tagliare, sequestrare, arrestare chi è colpevole. Ma in Italia pare che non basti mai. Ieri i media hanno trasmesso la notizia che Franco Fiorito, ex capogruppo Pdl al Consiglio regionale del Lazio, detto “er Batman”, in carcere da un solo giorno, oltre ad aver dichiarato che “si sta meglio a Regina Coeli che nel partito di Berlusconi”, avrebbe ordinato merendine al cioccolato e bibite gassate per il suo spuntino in cella. Ma che cos’è? Dolcetto o scherzetto? Il Consiglio dei ministri taglia i costi della politica in Italia e Fiorito si mangia i Kinder Bueno? Ancora? Ancora a mangiare? Ma è un pozzo senza fondo?
Ora io voglio sperare che gli agenti di custodia non si siano fatti corrompere, perché non sopporterei di vedere l’ex sindaco di Anagni, già di “robusta” costituzione, vestito in gessato, continuare a sfamarsi alla faccia nostra.
Ricordiamo che è accusato di peculato, che ha fatto sparire 1 milione e trecentomila euro di fondi pubblici. Ricordiamo che noi stiamo affrontando una crisi economica difficile e che siamo stufi di pagare le tasse e di pagarle anche per lui. E per quelli come lui.