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L’uomo nudo di Atene. La storia dietro la foto dell’anno

Qualcuno già ne parla come della foto dell’anno. Il signore nudo che ieri è apparso sulle prime pagine dei più grandi giornali del mondo sintetizza l’Europa di quest’anno: la sua crisi economica che spoglia le persone del lavoro, la disperazione di tantissime famiglie e la voglia di ribellione contro una Merkel vista sempre più come despota dell’austerità. È perfetta. Frutto del caso e della tenacia di Aris Messinis, fotoreporter greco della France Presse.
 
Tutto comincia martedì verso le quattro di pomeriggio quanto il fotografo sente alcuni scoppi provenire dal fondo della strada, appena sotto la collina del parlamento greco. Immediatamente corre verso i boati e senza preavviso alcuno si trova davanti un uomo nudo, magro, capello biondo scuro corto, sulla quarantina o poco più. Si muove veloce con le braccia alzate verso il cielo, come facendo segno di vittoria. Sembra incurante degli scontri, del lancio di pietre, del gas e del fumo che gli sono tutt’intorno. Subito Aris gli va dietro.
 
L’uomo nudo punta deciso verso piazza Syntagma. Zoom e posizione verticale sulla macchina fotografica, il reporter dell’AFP immortala la serie di foto che probabilmente gli varrà un premio. Ma la sequenza non si interrompe lì. Il corridore svestito oltrepassa prima la linea degli scontri tra manifestanti e polizia, e poi si infila fra gli agenti antisommossa.
 
Nessuno lo ferma o sembra accorgersi di lui. Forse la confusione, non si sa. In piena libertà il nudista punta sulla folla dei manifestanti dove è accolto da urla, canti e applausi. In mezzo a braccia amiche viene rivestito per poi sparire senza che se ne sappia più nulla. Alla domanda “chi era?” i manifestanti rispondono con facce inespressive. Nessuno lo conosce. Se fosse stato fermato sarebbe in galera con l’accusa di indecenza in luogo pubblico.
 
“Al momento ad Atene tutti i giornalisti lo cercano, ma nessuno riesce a trovarlo. È un mistero – racconta Messinis in una conversazione con Pubblico -. E mentrelo inseguivo sentivo che esclamava qualcosa in una lingua che sono sicuro non essere greco. Ma il casco e la maschera anti gas che indossavo mi hanno impedito di capire cosa dicesse”.
 
L’enigma, almeno in parte, viene svelato nel tardo pomeriggio. Una seconda persona, decide di denudarsi per protestare contro la Merkel e i suoi diktat draconiani. Ma a questo punto il grosso della protesta si è ritirato da piazza Syntagma e la polizia non più preoccupata di tenere i greci il più lontano possibile dalla Cancelliera arresta subito l’uomo. È un americano di 56 anni. Poco dopo l’annuncio della polizia: cercano un altro americano. Probabilmente il primo nudista.
 
“È davvero strano – commenta confuso e divertito Messinis – se ci sono stranieri che manifestano in solidarietà ai greci solitamente sono italiani, spagnoli, portoghesi, ma mai americani. Questi al massimo si fanno notare come curiosi che rimangono nell’angolo a osservare e fare foto ricordo, ma nulla di più”.
 
Teoria più probabile a questo punto è che il corridore nudo più famoso del momento sia un turista di passaggio che incuriosito e galvanizzato da 300mila persone in piazza abbia deciso di provare il gesto folle. L’”adesso o mai più”. Perché in America manifestazioni del genere succedono molto più di rado che in Europa e l’occasione era troppo speciale per lasciarla correre.
 
Come ha detto una coppia di americani presenti in piazza: “Questo è come democrazia e libertà dovrebbero essere” e, conclude Aris con un sorriso, una testimonianza che “una goccia di libertà in Grecia ancora l’abbiamo”.(Quasi) non importa che l’uomo nudo nella foto non sia greco. L’importante è il simbolo.
 
Questo articolo è originariamente apparso su: Pubblico
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