Oggi i newyorchesi andranno alle urne per scegliere il successore del sindaco Michael Bloomberg. Il candidato favorito si chiama Bill de Blasio e dovrà competere contro il repubblicano Joseph J. Lhota, ex dirigente della Autorità Metropolitana di Trasporto.
De Blasio è alto quasi due metri e ha 52 anni di età. Negli spot televisivi e durante i momenti pubblici è sempre accompagnato dalla sua famiglia: moglie e due figli. Secondo alcuni analisti americani, è stata la famiglia di De Blasio a spingerlo a voler guidare New York.
L’anti- Bloomberg
L’attuale sindaco Michael Bloomberg ha invece accusato De Blasio di orchestrare una campagna elettorale nel segno della lotta di classe, nella quale utilizza la moglie e i figli per guadagnare consenso.
De Blasio è stato definito diverse volte come il candidato “anti Bloomberg”. La sua proposta di governo è basata su quello che lui chiama Storia di due città, un riferimento al libro di Charles Dickens che gli è servito per parlare dell’assoluta mancanza di equità sociale a New York, dove ci sono differenze abissali tra i milionari come lo stesso Bloomberg e cittadini che vivono oltre la soglia di povertà. Tra gli obiettivi di De Blasio c’è quello di creare una carta di identità per tutti i residenti, inclusi gli immigrati senza documenti, e di aumentare le tasse ai più ricchi per incrementare i programmi di istruzione.
La passione politica
La prima parte di vita di De Blasio non è stata felice. Nato a Manhattan, si è trasferito da piccolo con la sua famiglia nel Massachusetts. È cresciuto lontano dal padre, Warren Wilhelm, un veterano della Seconda Guerra Mondiale con problemi di alcolismo, poi suicidatosi. Sua madre è stata sempre un punto di riferimento e per questo ha deciso di portare il cognome materno.
All’università De Blasio ha cominciato a interessarsi alla politica, sopratutto quella latinoamericana. Alla fine degli anni ’80 ha deciso di far parte della campagna di David Dinkins, l’unico afroamericano finora sindaco di New York. De Blasio ha diretto la campagna di Hillary Clinton al Senato e attualmente è public advocate della città.
In quell’epoca ha conosciuto sua moglie, madre dei due figli Chiara e Dante, Chirlane McCray; una scrittrice e attivista che aveva dichiarato pubblicamente la propria omosessualità in un articolo per la rivista Essence nel 1979. Secondo la rivista New York, due pastori omosessuali hanno sposato De Blasio e McCray nel 1994.
Il passato sandinista
Un altro elemento del passato di De Blasio, che è venuto fuori nelle ultime settimane di campagna elettorale, è un viaggio di dieci giorni in Nicaragua nel 1988, nel pieno della rivoluzione sandinista. In quell’anno De Blasio aveva partecipato a una missione umanitaria organizzata da un gruppo cattolico del Maryland. Secondo il New York Times, lo ha fatto perché simpatizzante dei rivoluzionari nicaraguensi.
De Blasio però ha parlato poco della sua passione per il Centroamerica. Non è neanche menzionata nella biografia della sua pagina web. Il candidato del partito Indipendente, Alfonso Carrión, ha detto a proposito che De Blasio ha sostenuto una dittatura brutale in America centrale e che si è ispirato a Che Guevara e Fidel Castro. De Blasio ha detto che i suoi ideali sono rimasti gli stessi negli ultimi 25 anni, ma che con l’attuale governo sandinista non vuole avere nessun rapporto.
La vita di Lhota
Il concorrente di De Blasio è il repubblicano Joseph J. Lhota, ex dirigente dell’Autorità Metropolitana di Trasporto. Nella sua pagina web, Lhota ha evidenziato il suo passato come banchiere d’investimenti, così come il suo lavoro nel governo del sindaco Rudolph Giuliani. Aveva occupato diverse posizioni importanti che gli hanno procurato una vasta esperienza politica.
Tra le priorità del suo programma di governo ci sono piani per un’economia diversificata e l’aumento del numero e del tipo di posti di lavoro. Se De Blasio spicca per la sua proposta di aumentare le tasse ai ricchi, Lhota è visto come il candidato sostenuto dall’élite finanziaria di New York.