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Metodo Grillo per Renzi. Parola di Gori

L’anatema lanciato da Beppe Grillo all’attivista Cinque Stelle Federica Salsi, colpevole di aver partecipato a Ballarò, ha generato una discussione su politica e tv alla Giorgio Gori non ha potuto resistere. L’ex direttore di Canale 5 e attuale consulente della comunicazione di Matteo Renzi affronta oggi il tema sul Foglio e… sorpresa: dà ragione a Beppe Grillo.
 
“(…) in fondo Grillo non ha tutti i torti. La tv è davvero, oggettivamente, il punto G di tanti politici. (…) Non sarà forse il funerale in diretta, ma certo andare in tv non fa loro bene, e tende anzi a esacerbare un già diffuso desiderio di switch-off”.
Il furbetto portavoce del movimento, per essere fedeli al lessico grillino, però non la racconta giusta perché, spiega Gori, “il successo del Movimento 5 stelle si deve, anche, molto, all’enorme e costante attenzione che la tv ha dedicato in questi anni a Grillo e al suo progetto politico”. Si parla di lui, ma come vuole lui. Infatti, non partecipando ai talk-show, il comico genovese “non è neppure costretto a seguire il copione di un altro, non deve rispondere alle domande, controlla il gioco come gli pare”.
 
Dalle colonne del quotidiano diretto da Giuliano Ferrara, il fondatore della casa di produzione tv Magnolia sembra lanciare dei messaggi al suo pupillo Renzi. Lo loda dicendo che lui insieme ad altri, “più freschi, sfuggono al rischio di stancare alla prima inquadratura, e pur correndo a tratti il rischio della sovraesposizione, alternano con sapienza periodi di frequenti partecipazioni a periodi di ricercata assenza”. Ecco, la strategia dell’assenza di Grillo funziona secondo l’esperto tv perché “l’assenza alimenta il carisma”. E conclude dicendo: “Ma vaglielo a spiegare, agli stakanovisti del web”. E ultimamente, vista la presenza costante del prezzemolino sindaco di Firenze nelle trasmissioni tv, sembra dire: capito, “Matteo”?


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