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Viaggio tra i Repubblicani ammusoniti

“I dirigenti repubblicani mercoledì si sono svegliati avendo presente il proprio difficile futuro”, scrive oggi il Washington Post. Il quotidiano Usa prevede “lunghi scontri interni sui modi in cui il Gop si è aggrappato a uomini vecchi per tentare di arginare le trasformazioni in atto nel Paese”.Partono cosi nel partito uscito sconfitto alle scorse presidenziali americane, dibattiti e analisi su motivi e cause della débacle. WaPo sottolinea come la vittoria democratica sia arrivata in un momento di difficoltà economiche e con la disoccupazione a livelli critici. La discussione iniziata mettendo in discussione i consiglieri di Mitt Romney e le felicitazioni ad Obama del governatore del New Jersey dovrà capire se sia stata una nuova America ad eleggere il 44° presidente degli Stati Uniti come scrive sullo stesso giornale Eugene Robinson. Anche le Monde si pone il problema se e come il partito dell´elefante riuscirà a rialzare la testa.
 
Il destino politico di Karl Rove diventa un caso. Il Washington Post si chiede dove andrà l´uomo che otto anni fa era la mente della Washington istituzionale. Al contrario la forza politica uscita vittoriosa dal confronto presidenziale, alle prese con la formazione del governo, già pensa al prossimo appuntamento per la Casa Bianca del 2016. In tanti ai box di partenza, afferma la Frankfurter Allgemeine Zeitung, che al momento prevede battaglia tra Hillary Cinton e David Petraus per la nomination presidenziale. Il presidente neo eletto programma un viaggio asiatiaco dal 17 al 20 novembre che lo porterà a visitare la Birmania. Primo leader Usa a recarsi nel paese di Thein Sein, nota la BBC.
 
La vittoria di Obama lascia Beniamin Netanyahu indebolito, affermano all´unisono Wahington Post e Neue Zurcher Zeitung. In Medio oriente la vittoria di Obama ha creato sollievo nonostante il disimpegno regionale del presidente Usa. Lo scrive il giornale di Zurigo, secondo cui Romney era uno sconosciuto che faceva temere un ritorno alla politica estera dell´era Bush.
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