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I partiti litigano, Monti spiega come si fa politica

Mentre Bersani, Grillo e i partiti si dividono sulla legge elettorale, Mario Monti parla di politica, auspicando che si possa prestare “meno attenzione a leadership e organigrammi” e maggiore attenzione “ai contenuti”. “Ho fatto una scoperta positiva in questa esperienza, dura per chi governa e durissima per chi è governato: non è impossibile cercare di dire la verità agli italiani e non è impossibile che la capiscano”, perché hanno “desiderio di verità e preferiscono sapere cosa hanno davanti a loro anziché essere partecipi di un grande processo collettivo di elusione dei problemi”. Lo ha detto il presidente del Consiglio, Mario Monti, durante una telefonata di saluto all´iniziativa ´La società civile si incontra e si propone´, in corso a Roma.
 
“Non possiamo dire che l´economia italiana sia veramente di mercato”, perché è necessario portare avanti “riforme per più liberalizzazioni e più mercato”. “Bisogna guardarsi dai ritorni indietro. Alcuni pensano che c´è troppa economia di mercato, questa non è la mia convinzione”. Naturalmente, ha concluso il premier, sono necessari anche “poteri pubblici forti, perché non ci siano abusi nel mercato”.
 
Liberismo sfrenato, quindi? No, Monti ha richiamato come “stella polare” “l´economia sociale di mercato altamente competitiva” immaginata dal Trattato di Lisbona: “Se prendiamo questa definizione vediamo, in ogni sua parola, profili di un´attività governativa che è stata estremamente angusta, di necessità credo, o anche perché, sicuramente per limiti nostri, non siamo riusciti a fare, o a fare approvare, di più”. Nonostante questo “ognuna di queste parole dà una direttiva” di marcia per il suo governo. E per quello che lo seguirà”.
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