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D’Alessio&Tatangelo Show. Il gigante e la bambina sbancano Canale 5.

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Odi et amo. Ma anche odi et odio. Per loro, Gigi D’Alessio e Anna Tatangelo, valgono entrambe. Lungo lo stivale infatti si palesano due fazioni: i “tatalessini” e i “no dalessangelo”. Sì, proprio come i guelfi e i ghibellini al tempo di Dante. E se state pensando che il termine di paragone sia un po’ retrogrado, riflettete bene, chissà che nel confronto non ci si rintracci anche un po’ di attualità.

Insomma dicevamo due squadre, una a sostegno della premiata ditta D’Alessio-Tatangelo e l’altra immancabilmente, assolutamente, decisamente contro. Bene, ieri sera, volenti e nolenti si sono ritrovati davanti al televisore. La conferma arriva dall’importante dato auditel registrato – più del 19 per cento, cioè oltre 4 milioni di spettatori in una serata in cui la concorrenza era spietata – e dai social, sui quali i complimenti, così come le critiche, si sprecano.

Gigi e Anna hanno mostrato al mondo chi sono dal punto di vista artistico e non solo. Questi siamo noi è il titolo del varietà andato in onda nel prime time di canale 5. E sono stati loro per davvero. Con pregi, difetti e amici al seguito. D’Alessio lo aveva annunciato illo tempore dal divano di Mattino Cinque: “Sarà come una serata a casa nostra, faremo quello che sappiamo fare, cioè cantare, e ci saranno con noi tanti amici”.

Un terreno scivoloso quello delle intricate promesse in cui l’artista napoletano s’invischia impavido. Beh, fa anche bene, perché le promesse saranno anche state complesse (così come le premesse di molti) ma alla fine, sono state mantenute. Quello che si è visto è stato uno spettacolo nazional popolare. Come è nelle corde di Gigi D’Alessio. E meno male che ne esistono ancora di varietà del genere – mormora qualcuno – o vivremmo nella costante riesumazione nostalgica di ciò che è stato e mai più tornerà.

“Come Mina e Battisti” avevano millantato i due cantanti. Forse avevano puntato un po’ troppo in alto, ma all’alba del giorno seguente sono ancora accesi i microfoni e le luci della ribalta. Anche questo conta.

D’Alessio e la sua dolce metà hanno messo insieme gli ingredienti di una ricetta nel complesso ben riuscita, grazie anche alla sapiente mano di Roberto Cenci, il deus ex machina dello show musicale in televisione e a una rete, quella ammiraglia del Biscione, coraggiosa e pronta a sperimentare come aveva già fatto con Celentano e Morandi.

Il marchingegno ha funzionato e a oliarlo ci ha pensato innanzitutto la musica. Un’orchestra magistralmente diretta da Maurizio Pica e tanti grandi successi l’hanno fatta da padrone. D’altronde, che piaccia o meno, D’Alessio è uno di quelli che nel corso della sua carriera ha venduto circa 21 milioni di dischi “e si contano ufficialmente sono quelli originali” scherza il cantautore partenopeo che si è cimentato al pianoforte e alla chitarra nei suoi pezzi più noti, ma anche alcune delle canzoni contenute nel nuovo disco, come ad esempio la struggente Se turnasse a nascere.

A fare da cornice allo show una bella compagnia – capitanata da Biagio Izzo e Enzo Avitabile, per finire a Paolo Bonolis e Alessandra Amoroso, solo per citarne alcuni – e infine un tocco di napoletanità, verace per quanto riguarda Gigi, acquisita per quel che riguarda la Tatangelo che si è persino ben destreggiata nella Rumba de scugnizzi (con una coreografia di Marco Garofalo).

Nel vederla arrivare sul palco in veste di gitana tutti abbiamo pensato fosse un po’ come quelli che s’improvvisano siciliani per dovere di fiction, invece no. La cantante di Sora ha mostrato un accento napoletano ben allenato e soprattutto la sua poliedricità e completezza artistica. Delle doti da ballerina aveva già dato prova all’inizio della trasmissione, quando si era cimentata in maniera egregia in un tango, avvinghiata a un bel pezzo d’uomo.

Poco dopo di lei anche D’Alessio aveva provato a sfoderare le sue “qualità di movimento” (Gigi non ce ne voglia ma le virgolette sono d’obbligo, nda), con risultati discutibili. Premiamo la buona volontà e l’aver accontentato Anna che, sempre dal divano dell’amica Panicucci, aveva espresso il desiderio – onestamente neanche tropo velato – di voler ballare col padre di suo figlio.

A proposito di Andrea, a lui va il pensiero di chi ha un animo romantico come il mio. Oggi è ancora piccolo e magari non avrà neppure guardato la mamma e il papà che si divertivano al di là dello schermo. Ma crescendo magari qualcuno gli farà vedere i video di questa serata e lui si accorgerà di avere come genitori due persone vere. Gli occhi lucidi di D’Alessio e la voce a tratti tremante di Anna Tatangelo dimostrano infatti che c’era emozione. E quest’ultima non si può costruire. Non è mai presunta.



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