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Ecco come i giornali stranieri guardano la decadenza di Berlusconi

Un’ora dopo il voto del Senato italiano i siti web dei più importanti giornali internazionali hanno cominciato a pubblicare notizie (anche se brevi) sulla decadenza di Silvio Berlusconi.

Il quotidiano americano New York Times scrive: “Silvio Berlusconi, una volta potente ex primo ministro d’Italia, è stato privato del suo posto. È senza carica elettiva per la prima volta in circa due decenni”.

Per il Wall Street Journal, la decisione “segna il culmine di quasi quattro mesi di di furore politico in seguito alla sua condanna di agosto per frode fiscale”. “Un duro colpo per l’uomo che ha dominato la politica italiana per quasi due decenni”, aggiunge.

Secondo il Guardian, “Silvio Berlusconi ha subito forse il più pesante colpo della sua carriera politica questo mercoledì, quando la Camera alta del Parlamento ha votato per cacciarlo a seguito di una condanna per frode fiscale”. Per il quotidiano britannico “un fronte ostile del centro-sinistra e anti-establishment del Movimento Cinque Stelle (M5S) ha votato contro l’ex primo ministro, che ha tirato il suo partito Forza Italia dalla coalizione di governo di Enrico Letta”.

In Francia, invece, la notizia ha meno rilievo. Il quotidiano francese Le Monde scrive di Berlusconi solo nel blog del corrispondente Philippe RidetCampagne d’Italie”: “Nous y voilà! Mercoledì 27 novembre, il Senato ha votato la decadenza di Silvio Berlusconi, il senatore della regione Molise. L’esito del voto del pubblico, dopo il suo giudizio finale il 1 ° agosto, a quattro anni di carcere (ridotti a uno) per evasione fiscale, potrebbero essere pochi secondo i dubbi del Movimento 5 stelle e alcuni centristi”. E aggiunge che, nonostante Berlusconi deve convincere della sua innocenza (con le ultime cartucce dei suoi 77 anni), in Italia si sentono i tuoni di una nuova campagna.

Il quotidiano francese Le Figarò sostiene che il voto di oggi “è l’ultimo atto di una discesa agli inferi iniziato a novembre del 2011 con l’attacco da parte dei mercati, con l’umiliazione al G20 di Cannes. Berlusconi era stato licenziato il 12 novembre dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano e sostituito dall’economista Mario Monti, capo del governo. Entrato nel 1994, Silvio Berlusconi ha governato per nove anni e dominato la politica italiana per due decenni”.

Notizia di apertura invece in Spagna. Il corrispondente del quotidiano El Pais, Pablo Ordaz, scrive: “Dicono che non dorme da giorni, che altera momenti di profonda depressione con l’euforia sproporzionata. ‘Giuro che tornerò a Palazzo Chigi [la sede del governo)’. Sempre teatrale Silvio Berlusconi perde l’oremus. E, pensandolo bene, non è strano. Oggi, mercoledì 27 novembre del 2013, è nella storia italiana il giorno in cui il Senato della Repubblica lo ha espulso dopo due decade di presenza ininterrotta in Parlamento, quel politico e magnate conosciuto come Il Cavaliere, un titolo che può anche perdere. Ma soprattutto, più che il nome o il seggio, quello che davvero Berlusconi ha paura di perdere è l’immunità, quella protezione efficace contro i processi che hanno schizzato la sua carriera politica e che possono diventare ora la sua tomba”.

Sui giornali asiatici, arabi, medio-orientali e latinoamericani non c’è traccia della notizia.



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