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Primarie Pd, qui Berlino. Racconto dal seggio di Schöneberg

Solitamente in questo periodo dell’anno dovrebbe cadere già qualche fiocco di neve, eppure il tempo si è mantenuto abbastanza bene. Siamo quasi all’8 dicembre e la temperatura è gradevole, piove poco e soprattutto il freddo non ti rema contro.

Insomma, alle primarie dell’8 dicembre ci aspettiamo il pienone! Eh sì, perché con grande fatica siamo riusciti ad allestire il seggio per le primarie del Partito Democratico anche a Berlino. Una città che conta “ufficialmente” 19.777 italiani, e altrettanti di passaggio, non registrati all’AIRE. Una quota rilevante è composta da giovani e giovani-adulti.

In queste settimane ho esteso il seggio nel virtuale, ho creato una pagina FB dedicata al Circolo Pd di Berlino e una pagina dedicata ai Comitati Per Civati. Ho ricevuto moltissime email da ragazzi e ragazze, erasmus o avventurieri. Persone in vacanza, fuori dall’Italia per lavoro e via dicendo. Ho letto la voglia di partecipare, di contare nelle scelte politiche: ho visto che c’è ancora speranza malgrado quello che sta accadendo in Italia.

Faccio quel che posso, nel mio piccolo. Ho combattuto assieme al gruppo di Europa per Civati per il voto online e ci siamo riusciti! Oltre 2000 firme in pochi giorni per abilitare il voto online delle primarie: ora c’è la possibilità per migliaia di persone sparse nel mondo, che non possono accedere ad un seggio, di dare il proprio voto. Non mancano le criticità, il costo della partecipazione online (4 euro!) e i problemi con i pagamenti online. Speriamo si risolvano.

Al di là delle questioni tecniche, però, Berlino si è dimostrata una città giovane e dinamica anche sul piano della partecipazione politica. Studenti e studentesse si sono fatti avanti per informarsi, dichiare la loro voglia di partecipare e questo è bellissimo: un patrimonio unico, che un partito non dovrebbe lasciar fuggire via. Incredibile anche l’energia delle persone più “anziane”. Connazionali che vivino in Germania da 30 o 20 anni almeno, che guardano alle trasformazioni sociali con occhi stupiti, e anche interessati. Traggo da loro insegnamento e il loro entusiasmo è coinvolgente: impegnatevi! Non mollate!

Il seggio lo abbiamo allestito in una delle trattorie italiane storiche di Berlino, nella zona di Schöneberg, un quartiere molto giovane anche se di vecchia immigrazione italiana. Contiamo di avere più partecipanti della volta precedente. Alle ultime primarie votarono un centinaio di persone, quest’anno non diamo numeri precisi, ma ci aspettiamo (e speriamo) in qualche cosa di più.

Abbiamo creato volantini, portato locandine in ogni locale italiano che ci ha dato il suo permesso, abbiamo mandato annunci nel mondo digitale, da twitter a facebook, dai gruppi erasmus di Berlino a quelli di Lipsia, non molto distante dalla capitale tedesca. Insomma, un impegno enorme, ho dato fondo alle mie energie.

Di tutta questa esperienza però, vada come vada, mi rimarrà uno stimolo per fare meglio, in futuro. Gli anziani che partecipano e ci invogliano a fare di più, i tanti giovani che, malgrado l’apparente distanza si avvicinano e si informano, ci chiedono: vogliamo votare!

Molti di loro mi raccontano che tornerenno “purtroppo” in Italia, perché le borse di studio non li coprono per più di tre mesi, o perché non possono permettersi un soggiorno più lungo. Le primarie, per loro, rappresentano in un certo senso il modo per dire al Centro Sinistra: “Ehi, esistiamo, ci sta andando male: datevi una mossa!” e hanno ragione. Prima di loro, io mi sono trovavo nella stessa situazione.

Spero che in queste primarie dell’8 dicembre molti decidano di votare, facciano una buona scelta e che il prossimo segretario si impegni soprattutto per i giovani,  che sono la risorsa su cui investire e non certo uno spreco.

Berlino intanto, si prepara alle primarie con tanta energia e voglia di cambiare le cose!



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