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Mariotto Segni, ovvero come il perseverare sia davvero diabolico…

Peccato per l’amico Segni. Contribuì alla distruzione politica della DC con il suo insensato referendum che non ci diede il maggioritario sperato, ma la sequenza impotente dal Mattarellum al Porcellum. Ora persiste nella sua idea fissa sperando nel giovane Renzi che ha promesso il maggioritario a doppio turno alla francese.

Si continua così a sostenere una proposta politico istituzionale inconciliabile con la natura e la storia politica dell’Italia. Una proposta che presuppone un cambio in senso presidenzialista di una Costituzione nata proporzionalista e sin qui dimostratasi inattaccabile, anche per la difesa estrema  che di essa fanno anime belle e  coerenti a corrente alternata a seconda delle necessità e interesse.

Con l’ultima decisione della Corte Costituzionale sulla legge elettorale, l’unica strada ragionevolmente percorribile è quella di un sistema proporzionale alla tedesca con sbarramento al 4-5% e premio di maggioranza alla coalizione che abbia raggiunto almeno il 40% del consenso elettorale (ricordare agli ex, post e neo comunisti che Togliatti bollò come “legge truffa” quella di De Gasperi con premio di maggioranza alla coalizione con il 50 più uno per cento dei consensi).

E Mariotto continui pure a rincorrere il suo sogno di un progetto svanito.



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