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FORCONI Continuano i disagi in tutta Italia per le proteste di agricoltori e autotrasportatori, ai quali si sono aggiunti commercianti, ambulanti, ultras, estremisti di destra e sinistra, studenti. Ieri Torino è stata ancora la città più colpita: negozi e centri commerciali chusi a forza, traffico bloccato e comizi improvvisati nelle strade. Per oggi sono attesi rinforzi alle forze dell’ordine (Sole). Il ministro dell’Interno Alfano, che riferirà in Parlamento sui disordini, ha detto: “Siamo per dare supporto a chi protesta pacificamente, ma deve farlo nel rispetto della legge, non consentiremo che le città vengano messe a fuoco”.
Chi Si parla anche di infiltrazioni mafiose tra i manifestanti, che hanno fatto sapere che se oggi verrà votata la fiducia al governo la protesta si sposterà con forza a Roma. Preoccupato il Viminale, scrive Ruotolo sulla Stampa: “Non si sa con chi parlare”. I Forconi non sono simpatici, ma pericolosi, scrive Luca Telese (Linkiesta).
Dove La mappa interattiva delle proteste nella penisola (Stampa).
Perché Tra i ragazzi dei Forconi: le ragioni della lotta (Stampa).
Con chi sta la polizia Si cerca di far passare il messaggio che le forze dell’ordine si starebbero unendo alla protesta in alcune città. Falso, come spiega anche lo stesso poliziotto che due giorni fa si è tolto il casco in piazza a Torino (Repubblica). Anche se il capo del sindacato di polizia plaude ai poliziotti non ostili (Formiche).
Il tweet @chedisagio (Marco Castelnuovo): “Non sono in tanti a mettere a soqquadro Torino. Nessun leader, nè organizzazione. Fanno quello che vogliono perché nessuno glielo impedisce”.
Quanti sono? Più punti esclamativi che gente per starada (Vice).
L’appello di Grillo Il leader del M5s cavalca la protesta e chiede alle forze dell’ordine “di non proteggere più questa classe politica e di non schierarsi davanti ai palazzi del potere” (Beppe Grillo).
L’appello di Berlusconi Il Cav. oggi incontra i rappresentanti degli autotrasportatori e dice: “La protesta è sottovalutata dal governo. Li ricevano subito”.
Meglio tardi? Con la protesta ormai fuori controllo, la segretaria della Cgil Susanna Camusso ha detto che “lo sciopero generale non è più lo strumento adatto per far valere i diritti” (Corriere).