Molti giornali hanno elogiato Matteo Renzi, giudicando un bel segnale di efficienza la sua decisione di convocare alle 7 e 30 del mattino la nuova e giovane segreteria del PD.
Qualcuno, non senza malizia, ha fatto notare che il successore di Epifani, da buon ex DC, si è ispirato ad Andreotti, che convocava il Consiglio dei ministri alle 8.
Se il rampante segretario toscano mi consente, gli consiglierei di posticipare le riunioni. Per rispetto, in primis, delle giovani e belle mamme del PD che, prima di recarsi a largo del Nazareno, devono occuparsi dei loro bimbi e accompagnarli negli asili e nelle scuole, pubbliche, si spera…
Ma soprattuto perché anche un fiorentino dovrebbe dimostrarsi un filino scaramantico, in omaggio al Capo dello Stato, napoletano e notoriamente attento alle precauzioni anti-jettatura. E all’alba, nel lontano 1993, il radicale Marco Pannella, in nome del garantismo anti-toghe, convocava i parlamentari, inseguiti, in piena Tangentopoli, da avvisi di garanzia a pioggia e dalla avversione, profonda e giustificata, dei cittadini….
Pietro Mancini
Tutti svegli alle 7 i nuovi capi PD? Meglio più tardi! All’alba Pannella convocava gli inquisiti…
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