Le più grandi banche europee continuano ad accumulare liquidità nelle casse delle banche centrali. Una strategia che, nonostante i segnali di miglioramento, riflette i loro timori sul sistema finanziario. Secondo un´analisi del Wall Street Journal sui risultati dei dati del terzo trimestre, una dozzina tra le più grandi banche europee hanno dichiarato di aver depositato un totale di 1,43 trilioni di dollari di liquidità in diverse banche centrali al 30 settembre. Questo rappresenta almeno il sesto trimestre consecutivo in cui i depositi bancari totali negli enti centrali sono aumentati. Dalla fine del 2010 le banche hanno aumentato la somma che stanno accumulando nelle banche centrali dell´84%.
La strategia delle banche rende più sicuri i loro bilanci, ma significa anche che non si stanno usando i fondi per fare prestiti che potrebbero stimolare l´economia europea.
Ma il trend mostra segni di stabilizzazione. I depositi dei dodici istituti di credito presso le banche centrali alla fine del terzo trimestre sono aumentati solo del 3% rispetto al secondo, quando invece erano cresciuti del 6% in paragone al primo. E per la prima volta dal 2010, quando si è intensificata la crisi finanziaria in Europa, alcune grandi banche hanno in parte ridotto le loro riserve detenute presso le banche centrali.
L´inversione del trend significa che almeno alcune banche stanno ritrovando una posizione più equilibrata, ma la grande quantità di liquidità che gli istituti di credito continuano ad accumulare nelle banche centrali è un segnale delle sfide che il sistema finanziario europeo continua ad avere di fronte.
Bnp Paribas, per esempio, ha sempre aumentato l´ammontare delle riserve depositate presso le banche centrali, almeno da metà 2011. “Abbiamo un approccio prudente e tentiamo di costruire un buffer in vista delle prossime regolamentazioni sulla liquidità, che non sono ancora state completate”, spiega al Wall Street Journal un portavoce di Bnp.
Kinner Lakhani, analista di Citigroup, ha dichiarato che le banche potrebbero mettere fine a questa eccessiva politica di accumulo di scorte di liquidità presso le banche centrali se avessero un segnale chiaro dai regolatori sulle norme in materia, cosa che, secondo l´esperto, potrebbe succedere a inizio 2013.
Le banche londinesi guardano invece nella direzione opposta. Tre dei quattro maggiori creditori nel terzo trimestre hanno ridotto i loro depositi presso le banche centrali, e ciò potrebbe dipendere dal tentativo di alleggerire i vincoli sulla liquidità per persuadere le banche a concedere prestiti più in libertà.
Un analista vicino a Lloyds Banking Group Plc sostiene che le banche dispongano anche di troppa liquidità e, nel terzo trimestre, Barclays ha ridotto i suoi depositi del 19% nel terzo trimestre.