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Richiedere un mutuo per ristrutturare casa, ecco cosa c’è da sapere

Ristrutturare casa è un costo non indifferente per molte famiglie, che devono quindi richiedere un prestito per poter pagare i lavori.

Avere una casa sempre presentabile e dove poter vivere senza avere troppe spese non è così semplice. Lo sanno bene i consumatori italiani che per questo, quando diventa necessario fare dei lavori di ristrutturazione, mettono i migliori mutui a confronto per capire quali tra quelli proposti dalle varie banche e istituti sono i migliori per poter fare un buon lavoro.

 

Ed è proprio il momento giusto per fare lavori di ristrutturazione in casa, perché l’Agenzia delle Entrate ha stabilito che chi sostiene questo tipo di spesa potrà usufruire di una detrazione d’imposta Irpef in aumento rispetto al 36% che si doveva sostenere prima. E per tutte le persone che hanno bisogno di chiedere un finanziamento per portare a termine gli interventi è in arrivo una buona notizia, perché per quelli effettuati fino a fine dicembre, infatti, sono previsti bonus fiscali fino al 65%.

Presentando le fatture dei lavori eseguiti insieme alla dichiarazione Irpef, quella dei redditi, il prossimo anno potremo così ricevere questo bonus speciale. Un suggerimento è quello di affrettarsi a iniziare i lavori, in quanto il bonus è previsto solo per quest’anno, ma a partire dal 2014 si ridurrà drasticamente fino al 36%.

Vediamo ora nel dettaglio cosa è compreso nelle possibili detrazioni: sono inclusi per sesempio gli interventi che mirano al miglioramento dell’efficienza energetica della propria casa, quindi coperture, pavimenti, nuovi infissi, il rifacimento dei tetti. Ancora troviamo l’istallazione di caldaie di nuova genrerazione che fanno risparmiare, oppure pannelli fotovoltaici per la produzione di energia o acqua calda. La copertura in questo caso arriva fino a 60 mila euro.

Fino a 30 mila euro sono previsti per chi sostituisce impianti di climatizzazione invernale con pompe di calore ad alta efficienza o con impianti geotermici a bassa entalpia.
Fino a 30 mila euro, infine, per gli interventi di sostituzione di scaldacqua tradizionali con quelli a pompa di calore dedicati alla produzione di acqua calda sanitaria.

 



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