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Perché Standard & Poor’s ha declassato la Disunione Europea

Pubblichiamo l’articolo di Marcello Bussi uscito oggi sul settimanale Milano Finanza diretto da Pierluigi Magnaschi

Anche l’Unione europea perde la tripla A. La bocciatura è arrivata da Standard & Poor’s proprio mentre era in corso a Bruxelles il Consiglio europeo, presenti tutti i capi di governo dei Paesi membri. L’agenzia di rating ha declassato l’Ue a AA+ con prospettive stabili a seguito dei tagli del giudizio su molti Paesi membri, ultima l’Olanda, che il 29 novembre scorso è stata anch’essa privata della tripla A.

GLI EFFETTI DELLA BOCCIATURA
Una vera secchiata d’acqua gelata sull’ottimismo di maniera diffuso da Bruxelles e dalle altre capitali europee, secondo il quale in Eurolandia le cose migliorano grazie alla sia pur lenta ripresa economica in atto e all’accordo appena raggiunto sull’unione bancaria. Secondo S&P, «le negoziazioni in materia di bilancio tra i Paesi membri sono diventate più difficoltose» e la «coesione» tra gli Stati è diminuita.

COME AUMENTANO I RISCHI
Il tutto comporta un aumento dei rischi riguardanti il sostegno all’Ue da parte di alcuni Paesi. In particolare viene messo in evidenza il pericolo che il Regno Unito possa uscire dall’Unione. E se è vero che il referendum sulla permanenza nell’Ue dovrebbe avvenire nel 2017, è altrettanto vero che nel 2015 ci saranno le elezioni politiche, dove la questione sarà al centro del dibattito.

LE PROSSIME MOSSE
Ma non basta: le pressioni per una nuova revisione al ribasso del rating potrebbero aumentare nel caso in cui alcuni «Stati membri chiedessero di lasciare l’Ue». A quali altri Stati si riferisce l’agenzia di rating oltre al Regno Unito? Non è dato saperlo, ma è noto che per rispettare il Fiscal Compact l‘anno prossimo l’Italia dovrà approvare una legge di Stabilità da almeno 50 miliardi di euro. E per qualunque governo sarebbe difficile reggere l’impatto di una decisione del genere. Una cosa è comunque certa, a dispetto dell’indignazione di Bruxelles per il giudizio di S&P: l’Unione europea è sempre più disunita.


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