Finalmente liberi gli attivisti di Greenpeace. Ridono, si abbracciano, non riescono a contenere la gioia dopo la notifica ufficiale dell’amnistia approvata dal Parlamento russo. Gli ambientalisti erano finiti in galera con l’accusa di teppismo per aver attaccato una piattaforma petrolifera di Gazprom durante un blitz nell’Artico. Il loro arresto ha scatenato un caso internazionale ora finalmente concluso.
“Questa è una dichiarazione del Comitato d’inchiesta che non ci sono più accuse e sono libero. E’ davvero bello, non vedo l’ora di tornare a casa” dice l’attivista britannico Iain Rogers. “Ho appena firmato il documento che dice le accuse sono cadute grazie all’amnistia. Questo significa che finalmente è finita, è fatta. E ora vado all’ufficio immigrazione per vedere quanto velocemente posso ottenere un visto. Spero di tornare a casa questa settimana”, racconta Faiza Oulahsen, militante olandese.L’ultimo ad essere liberato proprio l’italiano Cristian D’Alessandro, rimasto bloccato per la mancanza di un interprete.(Immagini Afp)