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BACK TO ITALY Arriva il primo «siluro» di Matteo Renzi al governo di Enrico Letta. Il viceministro all’Economia Stefano Fassina si dimette in polemica con il segretario Pd.
Il motivo A spingere ufficialmente Fassina alle dimissioni una battuta di Renzi che, ad una domanda su cosa pensasse del rimpasto di governo evocato dal viceministro, ha risposto: «Chi?» (il video da Repubblica). L’intervista di Fassina a Lucia Annunziata sull’Huffington Post: «Non mi rassegno al partito padronale» (Huffington Post).
Dubbi Per molti Fassina ha trovato l’occasione per ufficializzare una decisione presa da tempo. Stamattina Renzi ha postato la sua risposta su Facebook: «Rispondo agli elettori delle primarie, non alle correnti del Pd. Se, in questi tempi di crisi, il viceministro all’Economia si dimette per una battuta, mi dispiace per lui. Se si dimette per motivi politici, grande rispetto» (il profilo Fb del segretario Pd).
E ora? Letta non sembra intenzionato a sostituire il viceministro dimissionario. La discussione su un eventuale rimpasto potrebbe essere affrontata quando le forze della maggioranza discuteranno e sigleranno il nuovo patto di governo.
Letture
*Quel «Chi?» che ha umiliato la sinistra di Francesco Merlo (Repubblica)
*Per Matteo è finita la luna di miele nel Pd di Fabio Martini (La Stampa)
*Pd: il congresso infinito e il patto che non c’è di Pierluigi Battista (Corriere)
Qui Renzi La battaglia con Enrico Letta continua. Lui non sembra affatto preoccupato e anzi insiste con la propria road map: «Sulla legge elettorale si può chiudere in 7 giorni» (Corriere). Sul Corriere lettera del ministro delle Riforme Gaetano Quagliariello: «Meglio la legge dei sindaci con la riforma del bicameralismo».