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Ecco l’agenda internazionale del 2014

Pubblichiamo un articolo di Affari Internazionali

A cent’anni dalla Grande Guerra, una carneficina con decine di milioni di morti che fu un vero e proprio conflitto civile europeo, il 2014 allinea appuntamenti importanti nella prospettiva dell’integrazione continentale: le elezioni per il rinnovo del Parlamento europeo e, in chiave più italiana, la presidenza di turno semestrale del Consiglio dell’Unione europea, Ue, dal 1° luglio al 31 dicembre.

Il 28 giugno 1914 venne ucciso a Sarajevo l’arciduca d’Austria Francesco Ferdinando: l’assassinio fu il ‘casus belli’ della Grande Guerra, scoppiata il 1º agosto, una data scritta nella storia a lettere rosso sangue e grigio fango. L’Italia entrò nel conflitto l’anno dopo, il 24 maggio 1915.

EUROPA
Basterebbe quel riferimento a ridare senso e attualità al progetto dell’integrazione europea, che è motore e garante della pace più lunga mai conosciuta dal vecchio Continente, nonostante la presa sull’opinione pubblica si sia allentata negli anni della crisi, anche a causa di scelte politiche lontane dagli ideali di solidarietà e di cooperazione che l’avevano ispirato.

Nel 2014 si celebreranno anche i sessant’anni dall’affossamento della Comunità europea di difesa, Ced, bocciata senza appello da un voto dell’Assemblea nazionale francese e ancora lontanissima oggi.

Sono anche trent’anni dall’approvazione, nel Parlamento europeo, del progetto di Trattato sull’Unione europea ispirato da Altiero Spinelli.

Si celebrano infine i dieci anni dall’adozione e dalla firma della Costituzione europea. Questa, non superò lo scoglio dei referendum di ratifica, specie in Francia.

Il voto di maggio (giovedì 22 e domenica 25 in Italia e nella maggior parte dei 28 Paesi Ue) darà una misura di quanto l’euro-scetticismo sia diffuso nei paesi Ue. La presidenza dirà se e quanto l’Italia è in grado e ha la volontà di esercitare ancora la spinta europeista che ha sempre caratterizzato i suoi precedenti semestri, nel 1980, nell’ ’85, nel ‘90, nel ‘96, nel 2003.

OTTIMISMO
Negli auspici del presidente Giorgio Napolitano e del premier Letta, il semestre italiano dovrebbe segnare lo “spartiacque” tra l’Ue del rigore e quella della crescita. Belle parole, che bisogna però tradurre in pratica.

Qualche venatura d’ottimismo a inizio 2014 s’intravvede: i dati economici migliorano (in Italia, però, meno che altrove); la zona dell’euro si allarga con l’ingresso della Lettonia (e così siamo a un’unione a 18: la moneta unica che, nelle previsioni delle cassandre, sta sempre per perdere pezzi continua, invece, a guadagnarne); e ci sarà una successione di presidenze mediterranee, prima la Grecia e poi l’Italia. Il tandem Atene-Roma può spingere, in particolare, sull’immigrazione e sui rapporti con i paesi della riva sud.

ELEZIONI
Con i 28 dell’Ue, sarà mezzo pianeta ad andare al voto nel 2014: consultazioni magari non decisive come il trittico di presidenziali del 2012 – Russia, Francia, Usa – ma capaci di avere un certo impatto sugli equilibri politici globali.

Date significative della ‘staffetta della democrazia’ sono le presidenziali e legislative in Sud Africa ad aprile, le legislative in India nel secondo trimestre – laggiù, il voto è a singhiozzo -, le politiche in Brasile il 5 ottobre, le legislative parziali di ‘midterm’ negli Stati Uniti il 4 novembre.

Il 18 settembre la Scozia si pronuncerà con un referendum sull’indipendenza dalla Gran Bretagna. E la lista vede decine di consultazioni presidenziali e politiche in altri paesi di tutti i Continenti, senza neppure contare le centinaia di amministrative.

L’elenco comprende, fra l’altro, le legislative in Bangladesh il 5 gennaio, il referendum sulla nuova costituzione egiziana il 14 e il 15 gennaio – più tardi, ci saranno in Egitto le presidenziali e le legislative -; le presidenziali in Costa Rica e nel Salvador il 2 febbraio; le legislative in Colombia il 9 marzo e in Guinea-Bissau il 16 e, nello stesso mese, le presidenziali in Macedonia e in Slovacchia.

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Giampiero Gramaglia è consigliere per la comunicazione dello IAI.



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