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Perché le Borse snobbano la Fed

US retail sales dicembre più forti del maltempo hanno permesso ieri a Wall Street di riprendersi dall’attacco d’ansia che l’aveva colta improvvisamente lunedi. Certo, le revisioni al mese di novembre ridimensionano un po’ la sorpresa positiva, ma in ogni caso i consumi US sembrano essere entrati nel 2014 con un buon momentum. Al sentiment generale ha contribuito anche un buon NFIB small business index (93.9 da prec 92.5 vs 93.1 atteso) con il margine di aziende che si attende una salita dei salari ai massimi dal 2008 (19%).
Cosi Wall Street ha ritracciato quasi interamente il brusco storno di lunedi, anche se gli scettici puntano il dito sui volumi, più bassi sulla risalita. Tutto ciò, in barba alle dichiarazioni dei membri FED Plosser e Fischer, quest’ultimo propenso ad accelerare il tapering.

MERCATO GIAPPONESE

Il recupero ha gratificato in particolare Tokyo (+2.5%) cui la defaillance US era costata di più, ma l’intera area asiatica ne ha beneficato, ad eccezione, al solito, di Shanghai, tenuta al palo da dati su aggregati monetari e nuovo credito per dicembre inferiori alle attese. Peraltro, indiscrezioni sui media puntano ad una riaccelerazione dei new loans a gennaio. Vedremo se ciò porterà agli indici locali il sollievo che mi attendo.

SEDUTA EUROPEA

La seduta europea è partita sotto i migliori auspici. Intanto, ieri a fronte della fragilità di New York e Tokyo, l’azionario europeo aveva mostrato una notevole resilience, contribuendo, a mio modo di vedere, al recupero del sentiment globale. Non v’è dubbio su quale sia il mercato più solido in quest’inizio del 2014. In apertura, un certo risalto ha ottenuto una lettera di Draghi al Economic and Monetary Affairs Committee del Parlamento Europeo, in cui il presidente ECB indica che gli stress test terranno conto delle posizioni in titoli di stato suo book bancari, ma che quelle “held to maturity” non dovranno essere valutate ai prezzi di mercato. Questa nuova concessione agli istituti di credito da parte dei regulators (dopo quella sul leverage emersa nel week end) ha di nuovamente alimentato acquisti in particolare sugli istituti italiani e spagnoli, titolari delle posizioni più rilevanti in bond locali.

MERCATO US

Buone notizie sul fronte macro in US con l’Empire Manufactoring gennaio (survey regionale della FED di New York) ai massimi da maggio 2012 (12.5 da prec 2.22 e vs attese per 3.5). Notoriamente, l’affidabilità di questa survey è inferiore ad altre (come ad esempio  il Philly FED in uscita domani).
Nondimeno, la sua forza è riuscita a far archiviare definitivamente a Wall Street l’incidente di Lunedi (anche grazie ai buoni risultati di Bank of America).

Giuseppe Sersale
Strategist di Anthilia Capital Partners Sgr

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