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La disfida popolare del centro-destra che sarà

“Secondo voi noi ci presentiamo alle elezioni da soli per prendere zero seggi?”. Basta una frase di Pier Ferdinando Casini a Ballarò per capire la realpolitik che guida il leader Udc.

I nuovi equilibri bipolari determinati dall’Italicum costringono i centristi ad archiviare la corsa solitaria di un “Terzo polo”. La ricerca di nuove alleanze è iniziata ed è ancora molto fluida. Se l’area di Scelta civica guarda con interesse al riformismo targato Matteo Renzi, è sul centro-destra che sembrano puntare i popolari del ministro Mario Mauro e di Casini.

Il naturale interlocutore è Angelino Alfano, in nome del comune orizzonte europeo del Ppe e del comune sostegno all’esecutivo. Anche se il Nuovo Centrodestra sarebbe intenzionato a correre da solo alle Europee per misurare la sua reale forza alla prima vera prova del voto.
Ci sarà tempo per future coalizioni e soprattutto per decidere se abbassare le barricate su quello che è il principale rappresentante del centrodestra in Italia: Silvio Berlusconi.

Casini sembra aver riallacciato i rapporti con il Cavaliere, o quanto meno con ambienti di Forza Italia: in recenti interviste ha dato prova di apertura al nuovo Cav. in versione costituente sulle riforme. Ben più rigidi su un eventuale asse con Forza Italia appaiono invece i popolari. Le parole del senatore Andrea Olivero indirizzate ad Alfano su Formiche.net sono eloquenti: “Il Nuovo Centrodestra deve rendersi conto di quanto è diversamente berlucsoniano. Il primo passaggio per un nuovo popolarismo è distinguere tra popolari e populisti. Questo è un punto dirimente: neanche lontanamente noi pensiamo di guardare indietro e sostenere Berlusconi e l’operazione archeologica a cui è votato con Forza Italia”.

Ecco analisi e commenti di Formiche.net sui centristi:

Così i Popolari si organizzano per le Europee di Fabrizia Argano
I centristi e i loro attuali limiti di Giovanni Di Capua
Porte chiuse dei Popolari a Berlusconi. Parla Andrea Olivero
Vi racconto come lo Scudo crociato riunirà i Popolari italiani. Parla Gregorio Gitti
Perché serve una lista unica popolare alle Europee. Parla Giuseppe Gargani



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