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Vendola e Sel stanno (ancora) con il Pd di Renzi. Parla Gennaro Migliore

“A Vendola chiedo di sapere se vuol stare con noi o no”. Questa la domanda che ha rivolto stamattina dalle colonne del Messaggero Matteo Renzi al leader di Sel, dopo le dure critiche ricevute dal palco del congresso di Riccione. Un quesito al quale risponde oggi Gennaro Migliore, deputato del partito vendoliano: “Il progetto di costruire il centro-sinistra con il Pd non è mai venuto meno da parte nostra – dice Migliore a Formiche.net – Il tema fondamentale è oggi come costruire l’alleanza”.

ALLEANZA, NON ANNESSIONE
Perché, spiega il parlamentare, “alleanza non significa annessione o subalternità, su questo dobbiamo essere chiari, ci vuole rispetto reciproco. Anche se l’insofferenza alle critiche che dimostra il nuovo segretario Pd è un problema che va affrontato con maggiore serietà”.

LA DOMANDA DI RENZI
A Riccione l’emissario renziano Stefano Bonaccini è stato accolto con i fischi e il leader di Sel non ha risparmiato bacchettate al sindaco per l’incontro con Berlusconi: “Caro Matteo non gli dovevi dare l’agio di tornare in cattedra”, ha tuonato Vendola. Critiche poco gradite, a quanto pare, dal segretario Pd che, intervistato dal Messaggero, ha interpellato l’ex alleato per sapere da che parte sta.

EUROPEE CON TSIPRAS
Anche perché alle Europee Sel ha deciso di sostenere la candidatura di Alexis Tsipras, leader della coalizione di sinistra greca “Syriza”. Non il candidato su cui punta il Pd, Martin Schulz: “L’orientamento del Congresso di Sel si è indirizzato verso l’intesa tra le forze civiche di sinistra scese in campo per Tsipras, un progetto che si caratterizza per una posizione netta contro le politiche di austerità”, chiarisce Migliore che precisa: “Manteniamo comunque un profilo interlocutorio che vede come possibile alleato Schulz”.

INSIEME ALLE AMMINISTRATIVE
Questa scelta non pregiudica il dialogo, per la verità un po’ raffreddato dopo la luna di miele pre primarie, tra Nichi e Matteo: “Da parte nostra non c’è nessun cambiamento. Andremo alle elezioni insieme anche alle amministrative, a partire dalla Sardegna il 16 febbraio”.



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