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La Cina a Prato vale 2,3 miliardi di euro

Il binomio tra Cina e Prato conferma la sua solidità e per la prima volta uno studio condotto da Irpet, l’Istituto regionale programmazione economica della Toscana, ne fotografa il ruolo economico. Secondo la ricerca, le imprese cinesi nella provincia toscana sono 4.830 per un totale di circa 20mila addetti di cui solo 11mila registrati. La produzione varia tra i 2 e i 2,3 miliardi di euro con un valore aggiunto dai 680 agli 800 milioni di euro, ovvero tra il 10,9% e il 12,7% del totale della provincia. Tuttavia, quasi la metà della ricchezza prodotta è frutto di economia sommersa e illegale che, come spesso segnalato in passato, utilizza quale forza lavoro il 40% circa di personale non regolare. Le esportazioni all’estero attribuibili alle imprese cinesi ammonterebbero a quasi 640 milioni di euro (circa un terzo della produzione) mentre le rimesse verso la Cina hanno subito profonde oscillazioni aggirandosi attorno ai 400 milioni di euro annui tra il 2007 ed il 2009, e 200 milioni negli anni successivi. Come accaduto negli ultimi anni per le imprese italiane, anche quelle cinesi sono state colpite da un’elevata mortalità: delle 386 nate nel 2001 ne sopravvivono al 2012 solo 53. Ma se le italiane, complice la crisi, si sono fatte ancora più piccole, quelle cinese sono cresciute in dimensione.


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