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Così Apple e Samsung ricaricano le batterie

Altro che impronte digitali e riconoscimento vocale per interagire. La nuova frontiera degli smartphone sta nella durata delle batterie. Una vera e propria rivoluzione, destinata a cambiare gli schemi del mercato, alla quale stanno lavorando tutti i più grandi produttori. Dai rivali Apple e Samsung a Google, con modi e strategie diverse. C’è chi pensa di provare a ricaricare le pile dall’aria, dal sole, dal wi-fi, o dal movimento del corpo.

UNA NUOVA CONCEZIONE

Alla base della nuova sfida tra colossi ci sarebbe l’idea che la durata, nonché l’efficienza, delle batterie saranno il fattore principale per il futuro. Un aspetto che influenzerà la scelta. E in un dettagliato articolo anche il New York Times traccia i profili di questa nuova concezione.

Il punto fondamentale è che questo ambito, rispetto ad altri della tecnologia (dai computer sempre più veloci agli schermi ormai versione ‘cartolina’), è uno dei pochi che non ha mantenuto il ritmo dei cambiamenti. Sempre più spesso è evidente anche nella gestione della vita quotidiana: batteria scarica prima di metà giornata e ricerca di una presa o di un alimentatore per ricaricare uno strumento ormai diventato indispensabile.

I NUOVI PROGETTI

Molti i progetti all’orizzonte per provare a sdoganare la batteria dalle performance ferme alla fine degli anni ’90. Per esempio, tra i più attivi, c’è Apple che guarda soprattutto al risparmio energetico. In particolare il vero test è sull’orologio ‘intelligente’ di Cupertino (iWatch), ancora top secret (per ora le uniche cose note sono che dovrebbe avere uno schermo curvato e la ricarica solare). Secondo il NYT si pensa ad una ricarica senza fili che rimette in piedi la batteria grazie ad un campo magnetico wi-fi; ma sul piatto c’è anche la possibilità di ricaricare la batteria attraverso il movimento.

Samsung pensa invece in ‘piccolo’, per modo di dire. Infatti pensa ad un rimpicciolimento delle pile tanto che in alcuni casi possono entrare all’interno di braccialetti ad hoc. E per Google la questione della durata delle batterie è talmente importante tanto che per l’azienda di Mountain View è diventata una priorità costruire un modo migliore per la ricarica delle batterie.

LE PRESTAZIONI DELUDENTI

Sono le batterie infatti un pezzo mancante nel puzzle della tecnologia post-moderna, durano sempre meno, con prestazioni che ricordano (come detto) quelle degli anni ’90. Tra le cause anche lo sfruttamento maggiore, e diversificato, che se ne fa degli smartphone, da internet all’uso dei social network in versione mobile (twitter e facebook, in testa, ma anche instagram, jelly e snapchat), o il semplice utilizzo della funzione di fotocamera, ormai abituale. Le aziende vogliono provare anche a rispondere a queste nuove esigenze delle persone. E far ritornare ‘verde’ quel simbolo a forma di batteria.


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