Il redde rationem tra Pd e governo, tra Matteo Renzi ed Enrico Letta, è fissato per il 20 febbraio. Sarà in quella data che una direzione ad hoc del partito deciderà se “cambiare schema”, per dirla renzianamente, o meno sull’esecutivo. Quindici giorni dunque per sapere se i democratici continueranno a sostenere il governo, se chiederanno una staffetta al vertice o il ritorno alle urne.
Sebbene questo sia l’appuntamento di gran lunga più atteso, è fitta l’agenda del segretario Pd nelle prossime settimane.
SARDEGNA
A partire da questo week-end in cui il sindaco volerà in Sardegna. Sassari e Cagliari le tappe del suo tour per sostenere la corsa di Francesco Pigliaru alle regionali del 16 febbraio. Lo stesso giorno in cui, tra l’altro, si svolgeranno i congressi del Pd in 15 regioni.
Il voto in Sardegna è il primo appuntamento elettorale di Renzi nella nuova veste di leader del Largo del Nazareno e strappare la regione al centro-destra di Ugo Cappellacci sarebbe sicuramente un buon modo per cominciare la sua sfida con le urne.
EUROPEE
Dalla Sardegna all’Europa. Renzi vuole impostare prima possibile la campagna per le Europee in programma il 25 maggio. Direzione ad hoc il 13 febbraio con la relazione di Federica Mogherini, responsabile Affari internazionali della segreteria Pd. All’ordine del giorno, candidature e contenuti, soprattutto in vista di altri due appuntamenti importanti. Renzi sarà a Bruxelles il 18-19 febbraio per una serie di incontri ed è previsto a Roma il 28 febbraio e il primo marzo il congresso del Pse. Sul tema, il segretario ha già anticipato che il Pd chiederà la modifica del nome della famiglia europea in “socialisti e democratici europei”, per cercare di frenare le riserve di chi nel Pd non si riconosce nel socialismo.
IL JOBS ACT SLITTA
La direzione ad hoc sul Jobs act annunciata per il 20 febbraio slitta a quello successivo per lasciare il posto al chiarimento chiesto da più parti sul rapporto tra Largo del Nazareno, o meglio Palazzo della Signoria, e Palazzo Chigi. Il conto alla rovescia è già partito.