Skip to main content

Popolari di Mauro, buona la prima. Ora la svolta

Bene la prima dell’assemblea dei Popolari per l’Italia tenutasi ieri a Roma. Ora, però, serve stipulare il patto per la confederazione.

Tutti i volti del cantiere Popolare di Mario Mauro. Le foto

Il sogno terzista dei Popolari di Mauro

Abbiamo salutato con convinzione le difficili scelte compiute dagli amici di Mario Mauro, Lorenzo Dellai e Andrea Olivero nei mesi scorsi; dalla rottura di Mauro con Berlusconi e il Pdl, di Olivero e Dellai del filo diretto con il PD, il loro ingresso in scelta civica di Monti e la successive recente divisione per puntare a un centro riformista e laico  ispirato dalla dottrina sociale cristiana.

Su questi presupposti anche noi, che da molti anni siamo impegnati a ricomporre le tragiche fratture dei democratico cristiani e superare una diaspora che ha reso la politica italiana più povera, sino a ridurla al deserto culturale del trinomio Renzi-Berlusconi-Grillo, siamo pronti a convergere.

Da tempo abbiamo assunto la funzione di semplici catalizzatori di un processo di ricomposizione dell’area di ispirazione popolare e democratico cristiana, convinti come siamo che, da soli, ciascuno con la propria ambizione, non si va da nessuna parte.

Riteniamo che di tale necessità siano convinti anche gli amici del neonato movimento. Solo riunendo le diverse componenti ancora sparse in un nuovo soggetto politico laico,  democratico, popolare, riformista, europeista, transnazionale, cristianamente ispirato, sarà possibile, legge elettorale permettendo, riportare in campo la cultura aggiornata dei Popolari. Fughe in solitaria o la presunzione di unificare per incorporazione realtà diverse, seppur vicine negli obiettivi, sarebbero destinate al fallimento.

Serve, invece, promuovere da subito un comitato costituente paritetico e organizzare in tutte le città e i paesi dell’Italia dei comitati unitari di comunità popolare attraverso cui mobilitare i cittadini su alcuni grandi temi:

1) l’opposizione alla legge elettorale liberticida scaturita dall’accordo Renzi-Berlusconi e il sostegno ad un rinnovo del parlamento con la legge indicata dalla corte costituzionale, al fine di assegnare al prossimo parlamento una funzione costituente espressiva delle principali culture politiche rappresentative della società italiana;

2) l’idea di una nuova Europa sostenitrice di un grande progetto euro-mediterraneo, euro-atlantico ed euro-asiatico, l’unico in grado di far uscire il nostro continente dalla gravissima situazione economica, finanziaria, sociale, culturale e morale in cui l’ha ridotta un  capitalismo finanziario deviato e alternativo a quei principi di economia civile e sociale di mercato cui intendiamo ispirare la nostra azione politica. Un’idea per la quale la migliore tradizione democratico cristiana e popolare ispirata agli orientamenti della dottrina sociale cristiana costituisce elemento fondamentale sul quale intendiamo costruire il nuovo soggetto politico popolare, democratico, riformista, europeista e transnazionale nel quale possano confluire le tradizioni migliori dell’Europa che si ricollegano ai principi e ai valori dei suoi padri fondatori Adenauer, De Gasperi e Schuman.

Solo così si potrà dare pratica risposta alle attese di un Paese che sta vivendo la più grave crisi economica, sociale, politica e istituzionale della storia repubblicana.

Tutti i volti del cantiere Popolare di Mario Mauro. Le foto

Il sogno terzista dei Popolari di Mauro

Ettore Bonalberti
www.lademocraziacristiana.it
www.insiemeweb.net
www.don-chisciotte.net



CONDIVIDI SU:

Gallerie fotografiche correlate

×

Iscriviti alla newsletter