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L’EUROZONA A SEGNO POSITIVO La ripresa della zona euro batte le aspettative nell’ultimo trimestre del 2013 e si rafforza, trainata da Germania e Francia. Il Pil è cresciuto dello 0,3% su base congiunturale. Segno positivo anche per quanto riguarda il confronto annuale (Reuters, Il Sole 24 Ore). I giganti dell’Eurozona all’unisono per la prima volta dopo anni (Telegraph).
Prospettive Secondo gli economisti di Commerzbank, i dati incoraggianti potrebbero indurre la Bce a rimandare l’ulteriore taglio dei tassi di interesse, ipotizzato per marzo per contrastare il netto calo dell’inflazione.
Si cresce, ma non abbastanza La ripresa è comunque insufficiente a contrastare la disoccupazione record o alleviare gli oneri del debito nei Paesi del Sud Europa (Wsj).
L’Italia torna a crescere Torna il segno + dopo tre anni: nel quarto trimestre 2013 il Pil segna un +0,1% rispetto al trimestre precedente (La Stampa). Moody’s promuove l’outlook, che passa da negativo a stabile, ma ”l’attesa che Matteo Renzi guidi un nuovo governo non cambia in alcun modo le aspettative” dell’agenzia (Bloomberg). “Bocciato dalla politica, promosso dal mercato: il premio di consolazione di Letta”, scrive Francesco Manacorda sulla Stampa.
IL BRASILE IN RECESSIONE L’economia sudamericana è entrata in recessione nella seconda metà del 2013: il Pil si è ridotto dello 0,2% nell’ultimo trimestre dell’anno. Una dura prova per la Presidente Dilma Rousseff che dovrà affrontare le elezioni quest’anno (Ft).
In America fa freddo L’ira dell’inverno oscura la visuale dell’economia americana (Reuters).