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Leggiamo le fiabe, salveremo la libertà

14[1]anche l’incanto delle fiabe finisce sotto la mannaia del politicamente corretto. il dipartimento delle pari opportunità ha prodotto ben tre opuscoli per mettere in guardia gli insegnanti dalle discriminazioni contenute nella fiabe.

scriveva cristina campo:  “La caparbia, ininterrotta lezione delle fiabe è la vittoria sulla legge di necessità e assolutamente niente altro, perché niente altro c’è da imparare su questa terra”.

e ancora: “soltanto per allusioni celate nel reale si manifesta il mistero. I simboli delle sacre scritture, dei miti, delle fiabe, che per millenni hanno nutrito e consacrato la vita, si vestono delle forme più concrete di questa terra: dal Cespuglio ardente al Grillo parlante, dal Pomo della Conoscenza alle Zucche di Cenerentola”.

continuiamo a leggere le fiabe e non gli opuscoli del ministero.

 



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