Giovedì scorso era in programma – alla BIT di Milano – una riunione convocata dal direttore dell’Ufficio Turismo del Ministero, Roberto Rocca, per discutere dell’utilizzo dei finanziamenti messi a disposizione dall’Unione europea con un apposito ed ingente programma (POIN Attrattori turistici e culturali).
Dopo altri due incontri, organizzati dal MiBACT tra dicembre e gennaio scorsi, tutti credevano che il dottor Rocca si sarebbe presentato con un piano chiaro e ben definito, per individuare puntualmente gli interventi o – almeno – concordare le procedure di utilizzo dei fondi con le Regioni, che sono i veri beneficiari delle risorse comunitarie. Ma non facevano i conti con la burocrazia ministeriale.
Fonti regionali parlano di un vero e proprio “colpo di mano” per affidare i fondi ad INVITALIA (società pubblica controllata dal Ministero dell’Industria), e dirottarli sui porti turistici, che la stessa azienda sta realizzando un po’ ovunque al Sud. L’ipotesi avanzata dal dottor Rocca, giustificata da input ricevuti, ha ovviamente fatto salire di molto la tensione nello stand della BIT.
Una proposta arrivata con qualche mese di ritardo, visto che le Regioni hanno già calendarizzato da tempo la propria partecipazione, appostando nei rispettivi bilanci le risorse necessarie. A questo punto, Andrea Babbi (direttore generale dell’ENIT) che era presente alla riunione, ha pensato bene di andarsene, lasciando da solo il dirigente ministeriale.
In proposito, l’Ufficio Turismo del MiBACT non si esprime ed evita ogni decisione, dimostrando forte disattenzione e disaffezione per la propria società di riferimento (Promuovi Italia), che pure è soggetto in house al Ministero e specializzato nelle attività di supporto all’Amministrazione. .