Matteo Renzi è caduto in un tranello mediatico e Beppe Grillo non ha perso l’occasione per fare il suo show. Ecco i nove minuti, rigorosamente live, della consultazione tra il premier incaricato e il M5S secondo Gianluca Giansante, consulente e digital strategist.
GRILLO INTRANSIGENTE
L’analisi parte dai due protagonisti, dal portavoce del movimento che ha monopolizzato l’incontro rivolgendo al segretario del Pd accuse su accuse: “Grillo non poteva fare altrimenti, ha colto l’enorme occasione di fare il suo spettacolo, la sua campagna elettorale. Non ha concesso a Renzi di esprimere il suo pensiero e in questo forse l’incontro è stato peggio dei precedenti del Movimento con Bersani e Letta, dove almeno c’è stato dialogo”.
Cosa emerge dal monologo di Grillo? Soprattutto l’intransigenza, fa notare lo studioso: “E se un parte dell’elettorato grillino forse avrebbe voluto più confronto, la maggior parte è probabile che apprezzerà il suo comportamento, il suo messaggio di rimanere ‘duri e puri’ rispetto alla vita parlamentare, di non scendere a patti con il potere istituzionale”.
RENZI SPIAZZATO
Dall’altra parte del tavolo, c’è un Renzi “quasi spiazzato, che non sa come replicare, che quasi viene offuscato dal tono di voce più forte del suo interlocutore. L’impressione è che non sia riuscito a imprimere la sua chiave di lettura all’incontro. Un po’ poco l’espressione ‘Esci da questo blog’ che sta facendo il giro della rete. E’ riuscito a riprendersi dalla violenza dell’ex comico solo dopo il faccia a faccia, con un tweet (“Mi spiace tanto per chi ha votato 5Stelle. Meritate di più, amici. Ma vi prometto che cambieremo l’Italia, anche per voi #lavoltabuona”) e durante la conferenza stampa in cui si è detto ‘imbarazzato’ per l’atteggiamento di Grillo”.
VINCITORI E VINTI
Chi esce dunque vincitore dal duello? Difficile dirlo ora, chiarisce Giansante: “Se Renzi sarà capace di portare un cambiamento reale, la chiusura di Grillo potrebbe essere letta negativamente. Viceversa se lo scenario resta ‘la palude’, la scelta di rimanere fuori dai giochi potrebbe pagare. Certo, a primo impatto verrebbe da dire che forse non era il caso di accettare questo tipo di consultazione”. E’ stato comunque uno scontro tra logiche diverse: “Se per Renzi era un incontro istituzionale, Grillo ha attuato la modalità del talk-show politico in cui l’interruzione è l’elemento per evitare che l’altro posso riempire lo spazio mediatico”.
STREAMING ALLA BALLARO’
Una logica da streaming, lo strumento in voga che dopo questo incontro finisce ancora una volta sul banco degli imputati: “E’ uno strumento che spettacolarizza il confronto politico, lo ‘ballaroizza’ se si può dire, non si ragiona più su fatti e opinioni ma sul conquistare consensi. È la fine dell’interesse del cittadino”, conclude il mass-mediologo.